MOTOGP19, 10 domande + 1 ai ragazzi di Milestone (prima parte)
Abbiamo avuto l’onore di poter intervistare i ragazzi di Milestone, che quest’anno escono con un nuovo sistema dell’IA per il nuovo titolo MotoGP 19.
Iniziamo con la prima parte all’intervista, risponderà alle nostre domande Michele Caletti producer di MotoGP 19 per Milestone.
Fin dai vostri albori vi siete imposti sul mercato come i migliori nei racing game, quanto conta per voi dopo ormai 23 anni cercare sempre la perfezione nei vostri game play ?
Tanto, ma d’altronde è come la MotoGP vera, non ci si può mai fermare e quello che era l’eccellenza ieri è sorpassato oggi. Per questo ci sta facendo molto piacere quello che sentiamo dire in questi giorni da chi prova il gioco, ovvero che sia il miglior MotoGP di sempre.
Da MotoGP 2007 son passati ormai parecchi anni, le aspettative dei giocatori anche. Siamo passati dalla ormai datata PS2 alla PS4 pro, come ci si sente ad essere stati i fari per gli appasionati di questo sport fino a qui ?
E’ stata fino ad ora una bella cavalcata, nel mezzo siamo passati da un gioco che aveva solo la classe MotoGP, ed un campionato molto semplice, all’ultimo che ha le tre classi principali, la nuova MotoE, moltissime moto storiche, una carriera completa e profonda. Ora i giocatori si sono abituati a giochi ricchi e complessi, e per noi è un costante stimolo a cercare di fare meglio e di più.
Fin dalle vostre origini avete sostanzialmente preferito sviluppare video giochi motoristici, con qualche piccola deviazione, qual è stata la sfida più grande per voi ? qual è stato a vostro modo di vedere l’ip più difficile da soddisfare?
Di grandi sfide ne abbiamo avute parecchie, ne cito varie ma non saprei dire quale sia stata la più imponente. Nella top-3 ci metterei creare un engine nostro partendo da zero, con cui abbiamo fatto giochi nella generazione Playstation3/Xbox360, e poi in quella PS4/XboxOne, poi certamente anche il passaggio ad Unreal Engine, che è un modo di sviluppare molto diverso rispetto al passato. Infine, la creazione di A.N.N.A., il sistema di AI neurale che abbiamo usato in MotoGP, un cambio di prospettiva completo e molto complesso.
Quale sia il pubblico più difficile da soddisfare? Forse proprio quello di MotoGP, dato che lo creaiamo da tanti anni, e ormai è diventato molto esigente, ed è anche molto tecnico e competente.
Riccolegandoci sempre alle vostre difficoltà, per MotoGP 19 gli appasionati si aspettano molto, dal lato tecnico e dal lato di giocabilità. Vi sentite di poter tranquillizzare chi resta un po’ sfiduciato dalla vostra nuova iterazione ?
Si, è cambiato molto in quest’ultimo anno, da molto del team, al modo di lavorare, abbiamo dato un taglio netto al vecchio sistema di Online e AI, senza contare che abbiamo lavorato molto su fisica e grafica. La cosa che ci dà più sicurezza comunque è che siamo partiti dalle richieste del pubblico, ed ora stiamo avendo i primi riscontri positivi, dopo tanto lavoro.
Quest’anno Valentino Rossi ha compiuto 40 anni, voi avete anche sviluppato Valentino Rossi the game tra gli altri giochi, secondo voi quest’anno riuscirà a vincere questo titolo mondiale a coronamento della sua eterna carriera ?
Temo di no: dopo il pessimo weekend del Mugello e le difficoltà in casa Yamaha in lizza forse rimangono solo Marquez e Dovizioso, la chiave è sbagliare poco o nulla ed essere sempre a podio. Rossi potrà fare qualche exploit, ma non riesce ad avere costanza, come gli altri piloti della sua marca, e molti altri molto veloci ma incostanti (Miller, Rins, Quartararo).
Queste le prime 5 domande che abbiamo fatto ai ragazzi di Milestone, restate collegati sul nostro sito per leggere le ultime 6.