Mercedes cita il Dalai Lama e poco dopo scompare dal sito della LPL
Poche ore fa la molte persone della community eSports (e non solo) della Repubblica Popolare Cinese hanno iniziato su internet una campagna di boicottaggio nei confronti nota casa automobilistica Mercedes Benz.
Questo perché recentemente, mediante il suo profilo ufficiale Twitter, il colosso teutonico dell’automobilismo ha pubblicato un post motivazionale, raffigurante una bellissima Mercedes sulla spiaggia e con una frase del Dalai Lama.
La società Cinese è nella stragrande maggioranza avversa alla figura del Dalai Lama a causa di una lunga serie di ragioni politiche.
Parliamo infatti della delicata questione legata alla volontà della regione del Tibet (di cui il Dalai Lama è leader spirituale e, per questo, ricercato dalle autorità cinesi) di proclamare la sua indipendenza dallo stato Cinese che, al contrario, non ha mai avuto assolutamente intenzione di venire incontro a questa richiesta.
La generale avversione che la società cinese nutre nei confronti della figura del Dalai Lama ha suscitato quella reazione di protesta di cui parlavamo ad inizio articolo, scatenando un effetto domino che ha poi portato la Mercedes a scusarsi pubblicamente mediante un comunicato ufficiale: “We will promptly take steps to deepen our understanding of Chinese culture and values, our international staff included, to help standardize our actions to ensure this sort of issue doesn’t happen again,”.
Forse però le scuse qui riportate non sono bastate nel caso della LoL Pro League di cui, almeno fino a pochi giorni fa, Mercedes era sponsor ufficiale.
Succede infatti che poco dopo la pubblicazione del primo post con la frase del Dalai Lama, il celebre logo a Tre Stelle scomparisse senza alcuna spiegazione sia dal sito ufficiale della LPL sia dallo studio di Shanghai da dove la Lega viene trasmessa.
Nessuna notizia ufficiale è stata per il momento rilasciata dalle parti coinvolte ma resta tuttavia il dubbio, in questo caso abbastanza legittimo, che LPL abbia rapidamente agito alla rimozione del logo di Mercedes in risposta alle tante lamentele che la situazione aveva generato.
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