Si è concluso a Losanna il primo forum internazionale sugli esport con il Comitato Olimpico Internazionale
Presenti giocatori, allenatori, case di produzione e rappresentanti dei media hanno discusso del futuro degli esport come sport olimpico
A Losanna, Svizzera, si è appena concluso il primo forum internazionale che ha messo il mondo olimpionico in relazione con quello esportivo. Tra i rappresentanti dell’industria presenti possiamo annoverare il CEO di Epic Games, il responsabile della Overwatch League, alcuni giocatori professionisti di Overwatch, FIFA e molti altri titoli e dei membri della stampa come Rod “Slasher” Breslau.
A qualche giorno di distanza dalla chiusura non ci sono state ancora delle notizie rilasciate che ci hanno potuto far sapere qualcosa sugli esport in relazione con le Olimpiadi. Sebbene la grande discussione fosse sulla possibilità di far partecipare gli esport alla manifestazione sportiva, un grande argomento trattato è stata la “continuità e potenziale collaborazione” tra il Comitato Olimpico Internazionale (IOC) e il settore esportivo.
Una delle più grandi preoccupazioni espresse dal IOC è stata la mancanza di un comitato esportivo globale che “rispecchi i valori, le regole e i regolamenti olimpici. Secondo il presidente del Comitato, Kit McConnell, il principale consenso è stato sul fatto che qualsiasi futura iniziativa comune dovrà rispettare e promuovere i valori olimpici, ma le aspettative promettono bene. McConnell, infatti, ha anche dichiarato: “abbiamo un piano molto forte per quanto riguarda il dialogo e l’impegno tra le realtà”.
L’IOC e il GAISF (Global Association of International Sport Federations) intendono formare un gruppo di collegamento tra il mondo sportivo classico e quello esportivo. La presenza degli esport alle Olimpiadi verrà discussa negli incontri di entrambe le organizzazioni internazionali, in programma per la seconda metà di quest’anno.
Ma in questa festa di amicizia qualche nuvola nera oscura il sole. Anche in questa conversazione ci sono dei detrattori di questa unione. Liam Morgan, editore per InsideTheGames, crede che il mondo olimpico e quello esportivo debbano rimanere separati. Nel suo articolo, Morgan rivela però che “è troppo tardi perchè il treno ha già lasciato la stazione”.
Ma anche nella community degli esport ci sono opinioni divergenti, specialmente per quanto riguarda l’assimilazione degli esport agli sport tradizionali. Secondo Timo Siep, giocatore di FIFA per il team calcistico del Wolfsburg, esport e sport sono differenti perchè nel primo non c’è elemento di fisicità presente negli sport tradizionali.
Di altra opinione è Jacob “JAKE” Lyon, giocatore di Overwatch per gli Houston Outlaws. Secondo lui la parte più importante della competizione esportiva riguarda la grande combattività che si trova agli alti livelli di qualsiasi gioco.
Un’altro degli argomenti di discussione toccati è stato quello dell’antidoping. Secondo alcuni, infatti, “senza antidoping gli esport non possono essere credibili”. Altre contestazioni sono avvenute sul fatto che “gli sport servono a far uscire le persone, mentre gli esport ti trasformano in un pigrone (couch potato)”.
Nonostante le divergenze, però, alcuni risultati sono stati ottenuti. È ancora difficile dire se gli esport saranno presenti alle Olimpiadi del 2024, ma forse in futuro potremmo vedere addirittura un evento olimpico interamente dedicato al gaming competitivo. Per ora ciò che possiamo fare è gioire. Tra le due parti c’è stato (per la maggior parte) un consenso: mondo esportivo e sportivo devono lavorare insieme.