Kolobkov, Ministro dello Sport russo: “esports riconosciuti dalla società, ora devono svilupparsi”!
Negli ultimi tempi non è successo spesso di leggere delle considerazioni positive sugli esports dette da importanti personaggi e protagonisti del mondo sportivo tradizionale.
Questo perché spesso leggiamo considerazioni che vorrebbero questi due mondi in competizione tra loro (come nel caso del tedesco) o che comunque tendono a concentrarsi unicamente sulle differenze tra Sport ed esport e non, magari, su come invece potrebbero coesistere tra loro.
A spezzare una lancia in favore di argomentazioni più incentrate sulla coesistenza di sport ed esports e sullo sviluppo di questi ultimi è stato il Ministro per lo Sport russo Pavel Kolobkov che durante un business event che si è tenuto a San Pietroburgo (con un panel interamente dedicato agli esports) ha voluto mandare un messaggio chiaro a tutto il mondo: la Russia vuole che gli esport crescano e si sviluppino, ma ovviamente rispettando i “paletti” e le regolamentazioni della repubblica federale.
Kolobkov ha toccato vari punti che riguardano la grande “discussione esport”, ed ha ribadito con forza che “gli Sport tradizionali non veranno sostituiti dagli esports, ma dovranno prosperare al loro fianco”.
Durante il suo intervento, a cui stava assistendo anche Emin Antonyan (Segretario della Federazione Esportiva Russa, fondata nel 2000 per regolamentare gli esports), il Ministro ha poi proseguito: “sono desideroso di lavorare con l’industria esportiva per favorire la crescita degli esports in Russia. La sfera degli esports sta crescendo e si sta sviluppando velocemente e lo stato deve porre dei dei paletti normativi“.
Per quanto riguarda il “riconoscimento” formale o meno che gli esports dovrebbero ricevere nei vari paesi del mondo il Ministro Kolobkov non ha dubbi:”[…] abbiamo avuto una lunga discussione e credo che abbiamo fatto la scelta giusta, perché non importa se il governo o qualcun altro riconosce gli sport come sport; perché sono stati riconosciuti dalla società, dalle persone che li stanno facendo, il nostro compito è regolare gli esports e mettere dei limiti legali, permettergli di svilupparsi sotto il controllo dello stato, insieme al governo, insieme a noi“.
All’interno del Panel c’è stato anche spazio per un ultimo appello lanciato dal segretario Antonyan sul fatto che sport ed esports sono e devono continuare a restare l’uno complementare dell’altro: “Sono favorevole agli esport complementari allo sport e viceversa“, ha infatti affermato Antonyan: “quello che sto dicendo è che non siamo in competizione; dovremmo prendere il meglio gli uni dagli altri e lavorare per il bene dei fan e degli atleti“.
La Russia ha quindi, forse per l’ennesima volta, confermato che vuole la crescita degli esports; resta tuttavia da comprendere fino in fondo che tipo di “paletti” il governo intende e come lo sviluppo di questo settore potrà essere promosso ed incentivato dallo stato.