HotS Alpha : Uther Lightbringer
In questo HotS Alpha Hands-on il team di Powned.it la lente di ingradimento cade su Uther : Paladino al 100% , si può giocare come support puro grazie alle sue potenti cure e agli stun con breve cd ma, come è possibile vedere anche nel video registrato oggi dallo staff di Powned.it, è possibile scegliere comunque dei talenti aggressivi e rendersi molto pericolosi e dannosi al team avversario. Vi lascio quindi al video e ad alcune informazioni di base su questo fantastico champion!
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Uther era un cavaliere ed un apprendista chierico dell’arcivescovo Alonsus Faol durante la Prima Guerra, nonché un adoratore della Luce Sacra fin dalla gioventù.
La caduta di Roccavento fece realizzare a Faol che a volte la sola fede non bastava per combattere le forze del male, così decise di creare un nuovo ordine per combattere i nemici sia con il dono della Luce che con l’abilità guerriera. Nacquero così i cavalieri della Mano d’Argento, e Faol offrì ad Uther di esserne il leader. Uther divenne così il primo paladino della storia di Azeroth.
Uther partecipò ai più sanguinosi conflitti della Seconda Guerra, incluso l’assedio di Lordaeron da parte di Orgrim Martelfato. Il titolo di Araldo della Luce (che non è il suo reale cognome) gli fu attribuito da Turalyon, un altro paladino e luogotenente di Anduin Lothar, dopo la battaglia dei Bastioni di Roccianera.
Negli anni che seguirono alla Seconda Guerra, Uther continuò a servire e a proteggere la sua gente, e re Terenas Menethil II arrivò anche ad affidargli l’istruzione di suo figlio Arthas. Durante l’addestramento di quest’ultimo a paladino, i due divennero ottimi amici, tanto da considerarsi quasi come una famiglia. In questo periodo Uther celebrò anche la cerimonia con la quale Tirion Fordring veniva escluso dalla Mano d’Argento per aver aiutato un orco, Eitrigg.
« Arthas: “Maledizione, Uther, come tuo futuro re ti ordino di ripulire la città!”
Uther: “Non sei ancora il mio sovrano, ragazzo, e non ti obbedirei neppure se lo fossi!” »
Quando cominciarono le avvisaglie della Terza Guerra, Uther e Arthas unirono le loro forze per difendere la cittadina di Strahnbrad dagli orchi del clan Roccianera che avevano evitato la cattura grazie alla guida del loro letale capo, Jubei’Thos. Mentre Uther difendeva la città, Arthas assediava il loro campo, scacciando gli orchi e Jubei’Thos.
Uther non fu coinvolto nell’azione fino a che un giorno improvvisamente incontrò l’incantatrice Jaina Marefiero che lo cercava: la donna arrivava da Valsalda, dove Arthas era sotto attacco dai non morti. Uther accorse immediatamente assieme ai suoi paladini, ma la città aveva subito gravi danni e Arthas riusciva a stento a tenerla al sicuro. Orripilato, umiliato e disturbato dalla sua quasi sconfitta, Arthas partì velocemente per Stratholme, dove sperava di fronteggiare il signore del terrore Mal’Ganis. Uther lo seguì, e giunti a Stratholme scoprirono che tutta la città era stata infettata dalla piaga della non morte. Entrambi sapevano cosa questo significasse: tutti gli abitanti si sarebbero presto mutati in non morti. Arthas allora ordinò che la città venisse ripulita ma Uther, sconvolto anche solo dall’idea di un gesto simile, rifiutò di farlo. Arthas, furioso, lo accusò di tradimento e sollevò Uther dal suo incarico di leader della Mano d’Argento (cosa che comunque non aveva il potere di fare), mandandolo via. Al paladino non rimase che ritornare tre giorni dopo a Stratholme, solo per trovare una città massacrata in maniera terrificante, e seppe da Jaina che Arthas era partito per Nordania all’inseguimento di Mal’Ganis.
Uther allora raccontò tutto a re Terenas, e i due decisero che il ragazzo era stato compromesso, molto probabilmente dagli eventi di Valsalda, e mandarono un emissario per ordinargli di ritornare. Arthas rientrò a casa alcune settimane dopo, anche se sembrava diverso. Ciononostante, la Capitale di Lordaeron celebrò con giubilò il ritorno del principe. La festa si tramutò in terrore quando Arthas, nella sala del trono, impalò il suo vecchio padre sulla sua nuova spada, la malefica Gelidanima.
Terenas fu cremato e le sue ceneri chiuse in un’urna magica. Uther, distrutto per aver appena perso due amici in un colpo solo, si incaricò personalmente della sua sorveglianza ad Andorhal. La città però fu razziata dai non morti guidati dallo stesso Arthas, che era diventato un cavaliere della morte per il Re dei Lich. Arthas cercava l’urna perché aveva le proprietà necessarie per contenere ciò che restava del negromante Kel’Thuzad, che aveva intenzione di far risorgere. Uther fronteggiò Arthas e la sua schiera di non morti, ma dopo una dura battaglia fu sconfitto, ucciso dalle mani del suo ex apprendista, una delle persone a cui aveva voluto più bene.
Il corpo di Uther fu recuperato dopo la battaglia con Arthas e sepolto in un grande mausoleo nel territorio attualmente noto come Terre Infette Occidentali, l’unico luogo di luce in una terra di oscurità. L’iscrizione sulla tomba reca scritto:
Qui giace Uther l’Araldo della Luce
Primo Paladino – Fondatore dell’Ordine della Mano d’Argento
Nome | Tasto | Bersaglio | Note | Descrizione |
---|---|---|---|---|
Luce Sacra | Q | Alleato | 90mana, 12 Sec Cd | Cura un alleato o se stesso |
Splendore Sacro | W | Direzione | 65 mana, 12 Sec Cd | Danneggia i nemici e cura gli alleati in una linea |
Martello della Giustizia | E | Nemico | 40 mana, 8 sec cd | Stunna e danneggia un nemico |
Nome | Tipo | Descrizione |
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Eterna Devozione | Passiva | Quando Sconfitto, Uther rimane sul campo di battaglia come spirito per qualche secondo |
Nome | Tasto | Bersaglio | Note | Descrizione |
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Scudo Sacro | R | Alleato | 100 mana, 120 secondi Cd | Il Bersaglio diventa invulnerabile e corre anche piu’ velocemente |
Tempesta Divina | R | AoE | 75 Mana, 70 Sec Cd | Stunna e danneggia a 360° |