Condividere un “destino comune”: la Rivoluzione Culturale degli Esports!

Condividere un “destino comune”: la Rivoluzione Culturale degli Esports!

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Se avessimo la possibilità di poter descrivere, con una certa sicurezza, lo stato di salute degli esports italiani…cosa diremmo? Come descriveremmo la scena esportiva di una delle principali potenze economiche del vecchio continente?
Gli esports in Italia, come nel resto del mondo, stanno godendo di una fortissima spinta propulsiva che ha portato, nel giro di pochissimi anni, una grande moltitudine di persone ad avvicinarsi al nostro “amato” settore anche se sembra che siano molti gli impreparati ed ancor di più i personaggi talmente imbevuti di individualismo e profitto da essere nocivi, dannosi, “antirivoluzionari” per il grandioso percorso che anche in Italia è stato finalmente intrapreso.

Perché antirivoluzionari? Perché gli esports sono la rappresentazione esplicita di un cambio radicale nella cultura delle nuove generazioni. Gli esports, a livello storico, economico e, presto, anche politico rappresentano un radioso punto di non ritorno che scriverà la storia dell’intrattenimento per i prossimi 50 anni (e forse anche più).
La rivoluzione esports parte da alcuni concetti base:

Gli esports abbattono qualsiasi barriera si trovano davanti, la polverizzano con la stessa facilità con cui storicamente gli sport tradizionali e la competizione tra atleti riuscì a spezzare moltissime catene ancestrali che componevano le società del secolo breve: in campo si è tutti uguali, bisogna sottostare ad un regolamento uguale per tutti e condiviso…il tutto è semplice e chiaro; vince il giocatore, o il gruppo di giocatori, più forte…vi sono state e vi saranno sempre delle eccezioni certo, ma in linea generale è cosi e cosi deve categoricamente restare.

Gli esports abbattono diverse barriere, di genere come fisiche dato che la macchina è una componente fondamentale nel delicato equilibrio che deve ricercare un videogiocatore professionista, e lo fanno con una semplicità disarmante che non può che far ben sperare per il futuro…anche se sembra che questo concetto non sia completamente chiaro a tutti, anche in Italia.

Ma allora, se gli eSports sono cosi imponenti, cosi “devastanti”, perché in una realtà come quella italiana ci sono delle problematicità?
E’ bene ribadire che gli esports italiani hanno avuto la capacità di rialzarsi da un decennio di buio profondo…profondissimo.
Quello che non molti sanno è che questo spaccato del mondo videoludico è stato gestito male e promosso peggio negli anni che hanno sancito il passaggio dal 2000 al 2010 ed ancora oggi, tutti gli attori protagonisti ne stanno pagando caramente il prezzo.
Se dovessimo utilizzare due parole per descrivere l’era degli esports italiani precedente a quella attuale potremmo usare: devastazione e saccheggio…incompetenza e ricerca del profitto come unico scopo sono stati solo due dei tanti pessimi ingredienti che hanno portato un’involuzione del nostro settore.
Perché questa è la verità del mondo esportivo italiano: non abbiamo “non avuto” una normale evoluzione…il nostro paese ha proprio assistito ad una profonda involuzione che ci portò nel 2013 più indietro di quanto non fossimo nel 2008.
Poi la lenta ma costante risalita ha visto il suo inizio.
Quasi contemporaneamente, decine e decine di nuovissimi attori sono entrati nel mondo degli esports: ognuno aveva qualcosa da dire, di portare un pezzettino della propria inventiva all’interno del nuovo grande mondo esports e dalla Sicilia fino a Torino passando per l’Abruzzo ed il Veneto le iniziative, i tornei, le idee e le opinioni si moltiplicavano ad una velocità quasi difficile da gestire.

Il nostro settore può e deve far sperare che anche l’Italia avrà il suo agguerrito e determinato mondo esportivo.
Ma la base da cui tutto deve essere alimentato è la convinzione che quella in atto non sia un adattarsi a quelli che possono essere gli sviluppi o le proposte estere…gli Esport italiani devono fare il loro corso, con le loro regole ed i loro punti di riferimento.
Ma mai, in nessun caso, deve venir meno la convinzione che tutti, siti, streamers, influencer, organizzatori, settori sportivi, giocatori e multigaming devono remare nella stessa direzione.
Ovviamente le situazioni in cui si creeranno delle frizioni tra parti o anche il semplice riconoscimento che determinati attori, siano essi persone o organizzazioni, possono essere “competitor” di quella di appartenenza può, con la giusta saggezza e lungimiranza, essere solo di ulteriore spinta verso l’alto per tutti.

Solo per fare un esempio, voglio brevemente parlare di Powned.it ed Outplayed.it.
Outplayed è un nostro competitor. Da quando Outplayed è diventato nostro competitor però il lavoro che lo staff di Powned ha operato sul sito stesso è aumentato del 300%. Chi giova di questo? La community ovviamente perché Powned ha dovuto elevare la propria proposta ad un nuovo livello. Outplayed ha fatto lo stesso dando il via ad un percorso che, speriamo, possa portare entrambe le strutture su vette sempre più elevate.
Si, perché noi speriamo che il nostro competitor si elevi sempre di più perchè è necessario che tutti, indistintamente, crescano contribuendo nel realizzare l’unica cosa che conta davvero per tutti (sia per chi ne è conscio, sia per chi ancora non riesce ad accettarlo): far diventare gli esports un fenomeno di massa, universale e completo.

Se tutti, dalle multigaming ai giocatori a chiunque abbia anche il più insignificante ruolo nel mondo degli Sport Elettronici Competitivi italiani riuscisse a fare suo questo concetto, alla già ottima “Nave Esports” italiana sarebbero aggiunti dei motori a spinta atomica difficilmente arrestabili e che ci porterebbero tutti nell’iper spazio nel più breve tempo possibile.

Essere competitor, quando abbiamo un “destino comune”, può e deve solamente essere un qualcosa di positivo.
Se qualcuno di voi pensa di voler saccheggiare il duro lavoro che in tanti e per tanto tempo abbiamo fatto vi sbagliate di grosso.
Individualismi o beceri pensieri alla “dividi et impera” non sono solo negative…sono anche anti storiche (e smettetela di scimmiottare Frank Underwood o la Regina Cersei…gli esport italiani non hanno bisogno di capi o regine…necessitano invece di un movimento che dalla base spinga tutto il mondo degli Sport Elettronici verso l’alto).
Il progresso degli esports è l’unica cosa che conta ed è talmente forte e determinata che, in un modo o nell’altro, travolgerà chi non comprenderà l’importanza che l’unione non fa solo la forza…fa anche si che si possa raggiungere l’obiettivo.

Attraverso questo articolo è nostra intenzione lanciare un messaggio forte alla nostra community, ai nostri partner, ai nostri amici, ai nostri competitor e a tutti quelli che vorrebbero vederci scomparire in un solo istante: la rivoluzione culturale e dell’intrattenimento è iniziata ed è inesorabile.
Sta ora solamente a noi permettere che questo grande cambiamento sia più veloce e determinato.

W gli Esports! W la sana competizione!

60 milioni di Dollari in palio per l’Esports World Cup 2024 di Riyadh: è record

60 milioni di Dollari in palio per l’Esports World Cup 2024 di Riyadh: è record

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17/04/2024 16:21 di Marco "Stak" Cresta
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Con un comunicato stampa pubblicato solo una manciata di ore fa su X, l’Esports World Cup annuncia un montepremi record per la prossima edizione 2024 del mondiale.

L’edizione 2024 verrà ospitata dalla città di Riyadh, ed al suo interno vedrà coinvolti 19 titoli competitivi per un totale di 20 tornei. Il montepremi totale stanziato per tutto l’evento è di ben 60 milioni di Dollari… Ben 15 milioni in più rispetto al precedente record ottenuto da Gamers8 nel corso del 2023.

La grande novità è però rappresentata dal Club Championship… Ovvero un formato competitivo cross-game esclusivo del mondiale, che assegnerà 20 milioni di dollari ai primi 16 club in base alle loro prestazioni complessive sui vari titoli in gara.

Per quanto riguarda appunto i titoli coinvolti, sappiamo che al momento la lista comprende, tra gli altri, anche: Apex Legends, Counter-Strike 2, Dota 2, EA Sports FC 24, Fortnite, League of Legends, Overwatch 2, PUBG Battlegrounds, PUBG MOBILE, Rainbow Six Siege, Rocket League, StarCraft II, Street Fighter 6, Teamfight Tactics e TEKKEN 8.

Il comunicato ufficiale dell’Esports World Cup sul montepremi di Riyadh 2024

Siamo orgogliosi di annunciare un montepremi totale senza precedenti di oltre 60 milioni di dollari per la prima Coppa del mondo di eSport questa estate a Riyadh, in Arabia Saudita. Questa somma che cambia la vita è il montepremi più grande mai assegnato nella storia degli eSports… Ed infrange il precedente record di 45 milioni di dollari stabilito da Gamers8 nel 2023.

Lo storico montepremi della Coppa del mondo eSports è all’altezza delle sue dimensioni: l’evento presenterà i migliori club e giocatori del mondo in 20 tornei distinti in 19 titoli competitivi, con altri da annunciare, durante il suo programma di otto settimane.

La considerevole ricompensa rappresenta un significativo passo avanti nell’impegno della Esports World Cup Foundation di far crescere l’industria globale degli eSports fornendo allo stesso tempo opzioni di carriera più sostenibili per giocatori competitivi e club di eSport multidisciplinari. Contribuirà inoltre a sostenere l’EWC come piattaforma che riunisce i migliori giocatori, squadre e organizzazioni per una celebrazione internazionale dell’eccellenza e del fandom degli eSports.

Il dettaglio sul campionato del mondo esports per club: 

Il Club Championship, un innovativo formato competitivo cross-game esclusivo dell’EWC, assegnerà 20 milioni di dollari ai primi 16 club in base alle loro prestazioni complessive. Il Campionato per club è un nuovo formato incentrato su competizioni multi-gioco… In cui ogni club ha l’opportunità di schierare le proprie squadre in più titoli. Alla conclusione dell’evento, il club con le migliori prestazioni nei vari campionati di gioco verrà incoronato primo campione del mondo per club della Coppa del mondo di eSport.

Il restante montepremi sarà suddiviso in tre categorie di distribuzione aggiuntive: Campionati di gioco, Ricompense dei giocatori e Qualificazioni. Ognuna delle 20 competizioni dei Game Championships avrà il proprio montepremi per un totale combinato superiore a 33 milioni di dollari. Inoltre, un premio di $ 50.000 per il giocatore MVP verrà assegnato a un partecipante eccezionale in ogni competizione. Più di 7 milioni di dollari verranno assegnati prima dell’inizio dei Campionati di gioco… Ovvero mentre squadre e giocatori competono per qualificarsi per i posti disponibili nei tornei attraverso eventi di qualificazione idonei gestiti da editori partner e organizzatori di eventi.

L’innovativa line-up dell’EWC di 19 titoli partecipanti è composta da Apex Legends, Counter-Strike 2, Dota 2, EA Sports FC 24, Fortnite, Free Fire, Honor of Kings, League of Legends, Mobile Legends: Bang Bang, Overwatch 2, PUBG Battlegrounds , PUBG MOBILE, Tom Clancy’s Rainbow Six Siege, RENNSPORT, Rocket League, StarCraft II, Street Fighter 6, Teamfight Tactics e TEKKEN 8. Altri titoli saranno annunciati presto.

Oltre a concentrarsi sull’eccellenza competitiva, l’EWC trasformerà Riyadh nell’epicentro del fandom degli eSport e della cultura del gioco con un enorme festival coinvolgente con attivazioni di gioco, tornei comunitari, celebrazioni della cultura pop, esperienze internazionali e molto altro. Ulteriori informazioni sull’EWC Festival saranno rilasciate in un secondo momento.

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Pow3r entra nel team NOVO Esports, sarà Presidente e Co-Owner

Pow3r entra nel team NOVO Esports, sarà Presidente e Co-Owner

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02/04/2024 17:21 di Marco "Stak" Cresta
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Anche se in molti hanno pensato (almeno per le singolari tempistiche) ad un pesce d’Aprile, viene invece assolutamente confermata la notizia per la quale il celebre Pow3r è entrato a far parte dei Novo Esports.

Novo è una realtà relativamente giovane per gli esports italiani dato che è attiva solo dallo scorso anno, sempre sotto la guida del suo CEO Emanuele Acerbis.

Pur essendo ancora nel loro primo anno di attività, Novo Esports è riuscita a vincere la stagione numero 10 dell’Italian Rocket Championship… Ed oggi si affaccia nuovamente sul grande palco dell’esports segnalando questa clamorosa novità.

Pow3r è tra i più stimati ed autorevoli personaggi della scena esports italiana, e si appresta ad impegnarsi in Novo in modo diverso rispetto a quanto fatto nella sua precedente esperienza con il celebre team Fnatic. Giorgio Calandrelli entra infatti in Novo Esports come Presidente e Co-Owner, cosi da seguire da vicino ed assistere lo sviluppo e la crescita dell’intera ORG negli anni a venire.

Pow3r in Novo Esports come Presidente e Co-Owner

Non è chiaro se da questa decisione deriverà anche un “ritorno” in campo del “Pow3r giocatore” (cosa che chiaramente sperano in tantissimi)… Anche se nella prima intervista che lo streamer ha rilasciato sull’accaduto al nostro amico Deugemo (la troverete cliccando qui), non sembra che il buon Giorgio abbia lasciato intendere nulla.

Vengono poi sottolineate dal CEO Emanuele Acerbis le qualità che Pow3r ha maturato grazie alla pluriennale esperienza in una realtà di fama internazionale come Fnatic. Che saranno ora assolutamente fondamentali per permettere quel “salto di qualità” che si è prefissato la ORG.

Novo Esports & Pow3r: il trailer ufficiale

Voi cosa ne pensate di questa nuova partnership community? Fatecelo sapere con un commento sul gruppo dedicato, la discussione è aperta!

  • Articolo realizzato in collaborazione con la community di riferimento di Warzone d’Italia (Facebook)

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Dark Souls 3 Archthrones, la nuova mod per i veterani della serie!

Dark Souls 3 Archthrones, la nuova mod per i veterani della serie!

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28/03/2024 16:58 di  "maretta72"
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Speciale Dark Souls 3 – Ben tornati lettori in questi speciale, oggi andremo a parlare di una mod che ha fatto tornare molte persone a giocare un vecchio titolo di casa FromSoftware.

Stiamo parlando di Dark Souls 3, un titolo apprezzatissimo dai fan della serie, che nel corso del tempo ha ricevuto miriadi di mod, sia estetiche e semplici che aggiungono nuovi elementi di gioco come oggetti, sia sotto forma di vere e proprie modifiche al gameplay, ma oggi ci soffermiamo sulla mod Archthrones, l’ultima arrivata.

DARK SOULS ARCHTHRONES

MA COS’È QUESTA MOD?

Archthrones è una mod che va a riscrivere completamente il gioco. Ci sono voluti ben 4 anni prima di vedere questo progetto a compimento, e seppur ora si tratti ancora di una beta abbastanza corposa, visto il suo perso di 11 gigabyte di memoria, i fan hanno preso molto bene il suo arrivo estasiati dall’ottimo lavoro svolto su di essa.

Già dopo la selezione della nuova partita, saremmo introdotti in uno scenario diverso da quello che conoscevamo del gioco con una storia riscritta da zero tutta da scoprire. Saremo catapultati in una nuova avventura che però sarà anche familiare, infatti il gioco inizierà a Boletaria, luogo dove ha inizio l’avventura di Demon Souls, il tutto ‘rimodellato’ sul gioco attuale dove poi si potrà arrivare all’hub di gioco, anch’esso rimodellato, dalla quale poi inizia la strada del protagonista verso il suo cammino.

CARATTERISTICHE DELLA MOD

Ma cosa caratterizza questa mod e la differenzia da quelle che già conosciamo?

Tralasciando la storia per evitare eventuali ‘spolier’, la peculiarità di questa nuova avventura è l’unione di tutti i titoli della sua categoria, ed il fatto che sono raggruppati luoghi e meccaniche presenti nei vari Dark Souls, Bloodborne, Elden Ring ed a tratti anche Sekiro, in un unico gioco.

Il livello di dettaglio è davvero molto alto, sia per le zone inedite che per quelle rivisitate, rendendo anche le zone più luminose siccome i giochi originali avevano un’ambientazione più cupa.

Anche se molti nemici sono stati ripresi da vari titoli, altri invece hanno subito dei trattamenti di ‘reskin’ e modifiche al loro move set, citandone uno, il boss del tutorial è il modello del Demone Vagante di Dark Souls 1 modificato nell’aspetto come se fosse il Demone Avanguardia di Demon Souls, ma con l’aggiunta di una seconda fase inedita.

Sono state aggiunte anche nuove armi, armature ed NPC mai visti prima, portando il giocatore ad esplorare le varie zone alla loro ricerca. La mod possiede anche dei server dedicati, così da poter permettere la possibilità di cooperare senza nessun problema.

DOVE POSSO PROVARE LA MOD?

La mod è totalmente gratuita ed è disponibile dal sito degli sviluppatori: archthrones.com

Detto questo, spero che questa mod possa essere di vostro gradimento e che vi abbia invogliato a provarla e supportarla, con una nuova sfida tutta da scoprire in attesa dell’uscita della mod completa.

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