Il Coni incontra gli eSports all’Olimpico: il parere del Segretario di G.E.C. Giorgio Pica

Il Coni incontra gli eSports all’Olimpico: il parere del Segretario di G.E.C. Giorgio Pica

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Pochi giorni fa si è svolta a Roma, all’interno dello Stadio Olimpico, un’importante riunione nazionale indetta dal CONI che ha visto coinvolte molte realtà esportive italiane.
Questo incontro ha rappresentato il primo, vero ed ufficiale contatto tra il settore dei videogiochi competitivi (rappresentato da diversi enti, realtà competitive e personaggi dell’intrattenimento) ed il Comitato Olimpico Nazionale Italiano che, insieme ad AESVI (Associazione Editori Software Videoludico Italiana), ha voluto discutere e ragionare sul presente e sul futuro degli eSports.
L’incontro rappresenta certamente una positività per la storia dei videogiochi competitivi nel nostro paese, ed è incoraggiante vedere come anche il gigantesco CONI stia interessandosi alle competizioni eSportive ed al come queste si stiano radicando su tutto il territorio.
Diversi partecipanti hanno però espresso alcune perplessità al termine dell’incontro: molte sono state le realtà inspiegabilmente non invitate a partecipare e durante il coordinamento è apparso chiaro che il movimento ha principalmente bisogno di una maggiore unità d’intenti, di “fare quadrato” attorno ad un’idea, ad uno scopo.

Al termine della riunione, abbiamo raccolto diversi feedback ed intervistato il Segretario Nazionale di Giochi Elettronici Competitivi Giorgio Pica, settore eSportivo di ASI con il maggior numero di tesserati e di Associazioni affiliate in Italia, che ha voluto esprimere la propria opinione in merito alla giornata da poco conclusa.

Benvenuto Segretario Pica. Ci vuole dire c’è stato a Roma? Che tipo di incontro era? 

Grazie, è davvero un piacere poter nuovamente parlare con voi. A Roma si è tenuto un incontro allo stadio Olimpico, organizzato da Aesvi (Associazione Editori Software Videoludico Italiana), il capo di gabinetto del Coni, l’ufficio digital del Coni e la Fita (Federazione Italiana Taekwondo).
Il tema trattato dagli organizzatori è stato quello di mostrare l’interesse verso l’esports a qualche realtà già esistente in Italia, specificando che sono in attesa di eventuali decisioni del Cio internazionale, con lo scopo scopo di presentare al Coni un progetto per ottenere una parte di esports da disciplinare; ad esempio i titoli da combattimento e gli esport di shooting, dato che il capo di gabinetto è anche l’attuale commissario della Federazione di Tiro con l’Arco. 

Che tipo di risultati ha prodotto questo incontro: cosa si è detto? Quali sono stati gli interventi dei partecipanti?

Nessun risultato concreto, si è parlato di quello che ho detto prima, hanno mostrato la presentazione di Roma Euro 2020 ed a seguire si è tenuto un dibattito aperto dove molti dei presenti sono intervenuti raccontando delle loro rispettive realtà, della propria visione sul futuro del settore e su come bisognerebbe intervenire per migliorare la scena esportiva italiana.

Cosa ne pensa di questo momento di confronto? 

L’incontro così svolto non credo sia stato utile, molti dei presenti hanno fatto confusione e non si è capito perché si era lì. Per fare un esempio, in un contesto simile si è pubblicizzato anche un evento privato: per quale motivo?
Ho anche sentito dire più volte che “bisogna fare sistema” e la cosa mi ha rammaricato non poco perché la realtà è che un sistema già c’è ed è radicato nel territorio nazionale ed in ogni regione italiana. Mi è sembrato quasi che diversi interventi dimostrassero poca conoscenza nei confronti di G.E.C., poca conoscenza di quello che quotidianamente facciamo e di come lo facciamo (pur avendo noi collaborato praticamente con tutti e da ormai quasi 4 anni). 

E sulla scena eSportiva italiana quale è la sua considerazione? Parliamo sia del 2018 sia del 2019 ovviamente

La scena esportiva italiana cresce a gonfie vele, basta guardarsi indietro e vedere il 2014 quando G.E.C. ancora non era nata, tutto l’ecosistema è stato modellato, strutturato, cresce rapidamente, ed è pronto per confrontarsi col resto d’Europa. Solo per fare alcuni esempi, ci sono realtà strutturate che lavorano sul territorio, giocatori e squadre che sono tutelate nelle competizioni. L’entrata in questo settore è agevolata e facilitata da una serie di strumenti, consulenze, servizi e tecnologie che vengono messi a disposizione di tutti, in egual modo, senza favoreggiamenti di nessuno tipo.
Il 2018 rispetto al passato avrà un seguito mediatico molto più importante, uno step che avevamo già previsto da tempo e che consentirà alle aziende endemiche e non al settore di guadagnare quella fiducia necessaria per cominciare a spostare i loro budget per il marketing nell’esport.
Vedremo sempre più realtà dallo sport tradizionale spostarsi o aggiungere una sezione esportiva nelle loro strutture e noi, some settore, continueremo col lavoro quotidiano di sensibilizzazione e di disseminazione dell’esport in ambiti istituzionali ed accademici. Il tutto ovviamente insieme alle Federazioni sportive della nostra nazione e continuando a stare fianco a fianco con tutte le società sportive per far crescere la loro attività e tutelarle. 

Ultima domanda prima di chiudere: come mai, secondo Lei, tante realtà italiane attive nella scena eSports non sono state invitate per l’incontro di Roma?

Tante realtà importanti ed affermate non erano presenti all’evento e non sono state invitate, neanche Gec inizialmente lo era e siamo dovuti intervenire con il Coni per poter presenziare. Questo lascia molta perplessità, con grande rammarico ho sentito dire che “l’intero ecosistema era presente”, provando così ad ignorare chi da anni lavora e promuove l’esport in Italia. Ho anche visto partecipare persone che con l’esport fino da oggi non hanno mai avuto nulla a che fare, o soggetti che spesso e volentieri hanno fatto volutamente disinformazione su questo mondo allo scopo di denigrare altre realtà…mi chiedo perché invece loro erano lì, soprattutto vista la mancata partecipazione di tante altre. 
In generale e dal mio punto di vista, questo metodo non è quello giusto per lo sviluppo e la crescita del settore, ma sono convinto che il Coni stesso sarà capace di assestare il colpo e prendere la migliore decisione possibile: in questo momento c’è la grande opportunità di mettere le basi per creare qualcosa di importante per il nostro paese, qualcosa che diventi motivo di orgoglio per noi italiani e da esempio per l’estero…e sono assolutamente sicuro che questa opportunità verrà colta nel migliore dei modi! 

Ci vedremo al Romics? 

Certamente, saremo impegnati nella Fiera della Capitale anche e soprattutto con le finali di Lega Prima! 

Segretario Pica La ringrazio per essere stato con noi, Le auguro un buon lavoro ed un buon week end al Romics! 

Grazie a voi, alla prossima! 

Dark Souls 3 Archthrones, la nuova mod per i veterani della serie!

Dark Souls 3 Archthrones, la nuova mod per i veterani della serie!

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28/03/2024 16:58 di  "maretta72"
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Speciale Dark Souls 3 – Ben tornati lettori in questi speciale, oggi andremo a parlare di una mod che ha fatto tornare molte persone a giocare un vecchio titolo di casa FromSoftware.

Stiamo parlando di Dark Souls 3, un titolo apprezzatissimo dai fan della serie, che nel corso del tempo ha ricevuto miriadi di mod, sia estetiche e semplici che aggiungono nuovi elementi di gioco come oggetti, sia sotto forma di vere e proprie modifiche al gameplay, ma oggi ci soffermiamo sulla mod Archthrones, l’ultima arrivata.

DARK SOULS ARCHTHRONES

MA COS’È QUESTA MOD?

Archthrones è una mod che va a riscrivere completamente il gioco. Ci sono voluti ben 4 anni prima di vedere questo progetto a compimento, e seppur ora si tratti ancora di una beta abbastanza corposa, visto il suo perso di 11 gigabyte di memoria, i fan hanno preso molto bene il suo arrivo estasiati dall’ottimo lavoro svolto su di essa.

Già dopo la selezione della nuova partita, saremmo introdotti in uno scenario diverso da quello che conoscevamo del gioco con una storia riscritta da zero tutta da scoprire. Saremo catapultati in una nuova avventura che però sarà anche familiare, infatti il gioco inizierà a Boletaria, luogo dove ha inizio l’avventura di Demon Souls, il tutto ‘rimodellato’ sul gioco attuale dove poi si potrà arrivare all’hub di gioco, anch’esso rimodellato, dalla quale poi inizia la strada del protagonista verso il suo cammino.

CARATTERISTICHE DELLA MOD

Ma cosa caratterizza questa mod e la differenzia da quelle che già conosciamo?

Tralasciando la storia per evitare eventuali ‘spolier’, la peculiarità di questa nuova avventura è l’unione di tutti i titoli della sua categoria, ed il fatto che sono raggruppati luoghi e meccaniche presenti nei vari Dark Souls, Bloodborne, Elden Ring ed a tratti anche Sekiro, in un unico gioco.

Il livello di dettaglio è davvero molto alto, sia per le zone inedite che per quelle rivisitate, rendendo anche le zone più luminose siccome i giochi originali avevano un’ambientazione più cupa.

Anche se molti nemici sono stati ripresi da vari titoli, altri invece hanno subito dei trattamenti di ‘reskin’ e modifiche al loro move set, citandone uno, il boss del tutorial è il modello del Demone Vagante di Dark Souls 1 modificato nell’aspetto come se fosse il Demone Avanguardia di Demon Souls, ma con l’aggiunta di una seconda fase inedita.

Sono state aggiunte anche nuove armi, armature ed NPC mai visti prima, portando il giocatore ad esplorare le varie zone alla loro ricerca. La mod possiede anche dei server dedicati, così da poter permettere la possibilità di cooperare senza nessun problema.

DOVE POSSO PROVARE LA MOD?

La mod è totalmente gratuita ed è disponibile dal sito degli sviluppatori: archthrones.com

Detto questo, spero che questa mod possa essere di vostro gradimento e che vi abbia invogliato a provarla e supportarla, con una nuova sfida tutta da scoprire in attesa dell’uscita della mod completa.

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Leaker svela: “Resident Evil 9 sarà totalmente OPEN WORLD”

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25/03/2024 19:33 di Marco "Stak" Cresta
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Stando a quanto riferito dall’autorevole leaker Dusk Golem, il prossimo titolo in arrivo per la saga di Resident Evil dovrebbe essere decisamente diverso rispetto a tutti i predecessori.

Ricordandovi che tutte le informazioni riportate qui sono “ufficiose” e non confermate ufficialmente, andiamo a vedere di cosa si tratta…

Dusk Golem è entrato in possesso di informazioni per le quali il nuovo Resident Evil 9 sarebbe un titolo totalmente open world, con un engine totalmente nuovo per il franchise ma già utilizzato per Monster Hunter Wild.

Pur essendo connotato dall’ambientazione tipica di Resident Evil, il numero 9 della serie avrà tantissime “similarità” con Monster Hunter, oltre ad essere caratterizzato dal “budget” più imponente della storia di Resident Evil.

Uscita prevista per Resident Evil 9: 

Il gioco dovrebbe uscire il prossimo anno (nel 2025, ndr), a poco più di due anni dall’annuncio di Capcom di “rilanciare” la serie di videogiochi su Resident Evil.

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Bethesda svela su X: “SI, stiamo lavorando su ELDER SCROLLS 6”

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25/03/2024 18:24 di Marco "Stak" Cresta
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Ultim’ora Elder Scrolls 6 – Attraverso un post pubblicato pochi minuti fa sul profilo ufficiale di X, gli sviluppatori di Bethesda hanno svelato un clamoroso teaser!

Con l’occasione della celebrazione dei 30 anni di The Elder Scrolls, i devs di Bethesda hanno infatti annunciato che sono al momento al lavoro sullo sviluppo del sesto titolo della serie (“ELDER SCROLLS 6“, ndr).

Nel messaggio ad altissimo contenuto di spoiler, i devs di Bethesda Game Studios hanno scritto “ultimo ma non meno importante, sì, confermiamo che siamo in fase di sviluppo del prossimo capitolo: The Elder Scrolls VI“.

A quanto pare, il prossimo gioco importante della serie sarà anche l’ultimo titolo a cui lavorerà Bethesda prima di dedicarsi nuovamente al franchise di Fallout.

Il post in cui Bethesda annuncia lo sviluppo di Elder Scrolls 6

Dopo The Elder Scroll 6 toccherà a Fallout 5

Stando a quanto riportato da alcuni addetti ai lavori, “Fallout 5” dovrebbe entrare in sviluppo poco dopo il rilascio sul mercato di Elder Scrolls 6, quindi non prima di almeno 5, se non 6 o più anni da oggi.

Di conseguenza, e se queste dovessero rivelarsi delle tempistiche esatte, avremmo quasi due decenni di distanza tra il rilascio di Fallout 4 e Fallout 5. Se siete appassionati come noi della serie post-apocalittica di Bethesda, dovrete  avere ancora “moltissima” pazienza… Sicuri del fatto però, che il prossimo Fallout non deluderà le aspettative.

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