Per l’ex Ministro Calenda i videogiochi minano la rifondazione della Democrazia

Per l’ex Ministro Calenda i videogiochi minano la rifondazione della Democrazia

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Poche ore fa l’ex ministro dello sviluppo economico Carlo Calenda, classe 1973, ha pubblicato alcuni post su twitter all’interno dei quali attacca con smisurata potenza il mondo dei videogiochi accusandolo, oltre al resto, di minare il processo di rifondazione della Democrazia nel nostro Paese.
Non solo. Per l’ex ministro i videogiochi sono anche “una delle causa dell’incapacità di leggere, giocare e sviluppare un ragionamento” e che l’utilizzo di questi porti inesorabilmente alla “solitudine culturale ed esistenziale” andando ad incidere, sempre secondo Calenda, finanche sulla rifondazione della Democrazia.

Notate il “sottile” collegamento grazie al quale Calenda accosta il videogioco al caos sociale? Videogiochi uguale Solitudine culturale, solitudine esistenziale, nemici della democrazia…ma anche “reazione e non azione” perchè sempre secondo Calenda, stando alle sue parole, giocare ai videogiochi rende i giocatori dei reclusi dentro casa che “reagiscono” e non agiscono…sostanzialmente un’apatia meccanica che porta all’auto esclusione sociale e culturale.
Calenda non lo ha scritto, ma ci piacerebbe sapere come quindi immagina il mondo fra 20 o 30 anni il nostro ex ministro dello Sviluppo Economico e se su queste speculazioni da “futuro nefasto” lui basi i suoi programmi politici futuri.

Il videogioco, come per ogni altra cosa mai inventata e creata dall’uomo, va certamente usato con responsabilità e consapevolezza dato che un suo eccessivo utilizzo può generare effetti negativi, andando a diminuire la potenza di tutti quei fattori positivi che vengono scatenati dall’utilizzo di un videogioco.
Specialmente in questi ultimi anni abbiamo assistito ad uno sviluppo culturale davvero importante rispetto a questo argomento; c’è ancora molto di cui discutere per crescere come settore e come movimento, ma pensavamo che i tempi del “i videogiochi sono la distruzione” fossero stati finalmente superati.
Spiace svegliarsi nel fine settimana più importante dell’anno del nostro settore con i mondiali di League of Legends (spettacolo raro davvero emozionante), la Blizzcon e tutte le sue entusiasmanti novità e l’attesissimo Lucca Comics per leggere dei post in cui i videogiochi vengono descritti come un male profondo, culturale e sociale e che questi frenano lo sviluppo democratico di una nazione (come potrebbe essere l’eroina o l’odio razziale, per capirci).

Ci sarà forse della politica dietro queste affermazioni?
Forse è più difficile da accettare per tutti noi, ma è decisamente più facile pensare che se un ex ministro, di soli 45 anni, parla cosi dei videogiochi è perché c’è un fine politico molto preciso dietro queste sue parole.
Anche perché quando Calenda era ministro non abbiamo avvertito tutta questa ostilità nei confronti del settore…ed anzi è stato proprio il ministero dello sviluppo economico presieduto da Calenda quello che alzò il limite massimo per i premi per le attività come tornei e give away (limite poi ripristinato ad 1 Euro dall’attuale ministro Di Maio, ndr).
Come mai Calenda si è ricordato soltanto oggi che i videogiochi sono un “Enola Gay” fuori controllo che trascinerà tutta la società nell’oblio?

Quello che ci viene da pensare è che queste siano le prime avvisaglie di un nuovo periodo in cui i videogiochi avranno un ruolo più importante nella scena politica: Calenda, come ogni altro politico, utilizza i social come megafono per le proprie idee e per accrescere il favore generale che la società gode nei suoi riguardi e, in questo caso, ha espresso una sua specifica idea politica e sociale.
Leggendo i post di Calenda si intravedono quindi due significative problematiche:

1- In Italia i videogiochi iniziano a far parte della campagna elettorale in modo più consistente, venendo coinvolti in questioni come la Democrazia o la politica. Purtroppo però in questi casi i videogiochi vengono nominati solo per i fattori negativi, e non per quelli che sono invece universalmente noti come positivi ed importanti per lo sviluppo di determinate questioni.

2- In Italia, quando e se mai si andrà a creare un vero fronte politico “anti videogiochi” (fino ad oggi mai avevamo visto tanta violenza ed aggressività nei confronti del nostro settore), magari rappresentato proprio da Carlo Calenda o dal Partito Democratico, qualcun altro potrebbe decidere di bilanciare il tutto con un fronte “pro videogiochi”…ma attualmente, purtroppo, di grandi novità in questo senso non se ne sono viste.

Leaker svela: “Resident Evil 9 sarà totalmente OPEN WORLD”

Leaker svela: “Resident Evil 9 sarà totalmente OPEN WORLD”

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25/03/2024 19:33 di Marco "Stak" Cresta
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Stando a quanto riferito dall’autorevole leaker Dusk Golem, il prossimo titolo in arrivo per la saga di Resident Evil dovrebbe essere decisamente diverso rispetto a tutti i predecessori.

Ricordandovi che tutte le informazioni riportate qui sono “ufficiose” e non confermate ufficialmente, andiamo a vedere di cosa si tratta…

Dusk Golem è entrato in possesso di informazioni per le quali il nuovo Resident Evil 9 sarebbe un titolo totalmente open world, con un engine totalmente nuovo per il franchise ma già utilizzato per Monster Hunter Wild.

Pur essendo connotato dall’ambientazione tipica di Resident Evil, il numero 9 della serie avrà tantissime “similarità” con Monster Hunter, oltre ad essere caratterizzato dal “budget” più imponente della storia di Resident Evil.

Uscita prevista per Resident Evil 9: 

Il gioco dovrebbe uscire il prossimo anno (nel 2025, ndr), a poco più di due anni dall’annuncio di Capcom di “rilanciare” la serie di videogiochi su Resident Evil.

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Bethesda svela su X: “SI, stiamo lavorando su ELDER SCROLLS 6”

Bethesda svela su X: “SI, stiamo lavorando su ELDER SCROLLS 6”

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25/03/2024 18:24 di Marco "Stak" Cresta
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Ultim’ora Elder Scrolls 6 – Attraverso un post pubblicato pochi minuti fa sul profilo ufficiale di X, gli sviluppatori di Bethesda hanno svelato un clamoroso teaser!

Con l’occasione della celebrazione dei 30 anni di The Elder Scrolls, i devs di Bethesda hanno infatti annunciato che sono al momento al lavoro sullo sviluppo del sesto titolo della serie (“ELDER SCROLLS 6“, ndr).

Nel messaggio ad altissimo contenuto di spoiler, i devs di Bethesda Game Studios hanno scritto “ultimo ma non meno importante, sì, confermiamo che siamo in fase di sviluppo del prossimo capitolo: The Elder Scrolls VI“.

A quanto pare, il prossimo gioco importante della serie sarà anche l’ultimo titolo a cui lavorerà Bethesda prima di dedicarsi nuovamente al franchise di Fallout.

Il post in cui Bethesda annuncia lo sviluppo di Elder Scrolls 6

Dopo The Elder Scroll 6 toccherà a Fallout 5

Stando a quanto riportato da alcuni addetti ai lavori, “Fallout 5” dovrebbe entrare in sviluppo poco dopo il rilascio sul mercato di Elder Scrolls 6, quindi non prima di almeno 5, se non 6 o più anni da oggi.

Di conseguenza, e se queste dovessero rivelarsi delle tempistiche esatte, avremmo quasi due decenni di distanza tra il rilascio di Fallout 4 e Fallout 5. Se siete appassionati come noi della serie post-apocalittica di Bethesda, dovrete  avere ancora “moltissima” pazienza… Sicuri del fatto però, che il prossimo Fallout non deluderà le aspettative.

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Storia di UNDAWN, il survival game di TENCENT con WILL SMITH che nessuno (o quasi) conosce

Storia di UNDAWN, il survival game di TENCENT con WILL SMITH che nessuno (o quasi) conosce

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25/03/2024 17:19 di Marco "Stak" Cresta
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Grazie ad un recente report dedicato pubblicato da Reuters, si è tornati a parlare di un gioco survival per mobile/PC chiamato Undawn, rimasto sconosciuto pressoché alla totalità dei giocatori di tutto il mondo.

Fin qui non ci sarebbe nulla di strano, sono davvero tanti i titoli che “passano inosservati” al grande pubblico… Se non fosse che Undawn vanta un testimonial e protagonista di livello mondiale… Stiamo parlando della superstar di Hollywood Will Smith, che lo scorso anno ha prestato il suo volto nei vari trailer relativi al lancio del gioco, un progetto colossale del gigante Tencent per il quale sarebbero stati spesi più di 140 milioni di Dollari.

Sviluppato dagli studi di Tencent Lightspeed Studios e Level Infinite, Undawn nasceva come un progetto decisamente “audace”, non fosse altro per il fatto che aveva coinvolto addirittura Will Smith per la campagna marketing. La stessa campagna è sembrata fin troppo “bella” per essere vera, con i devs di Lightspeed Studios che la scorsa primavera annunciavano 2 milioni di pre-registrazioni.

Il gioco è però sconosciuto ai più, ed oggi grazie a Reuters si scopre il perchè di tanta “dissonanza” tra i dati comunicati dagli sviluppatori, ed il generale livello di bassa conoscenza che la community ha su Undawn.

Il trailer di lancio di Undawn – Il survival game con Will Smith

Stando a quanto riferito da Reuters, l’anno scorso è stata fatta una monumentale operazione di boost al titolo… Visto che ad oggi si contano poco meno di “1000” giocatori connessi contemporaneamente ogni giorno…

Terribilmente bassi anche gli “incassi”, visto che dei 140 milioni spesi ad oggi sono stati “recuperati” poco più di 200 mila Dollari. Un disastro, specialmente se si considera che il team di devs che lavora al titolo conta ben 300 professionisti.

Voi conoscevate la storia di Undawn community? Nel caso foste interessati, il gioco è al momento disponibile sia per mobile che per PC in free to play. Fateci sapere cosa ne pensate… La discussione, come sempre, è aperta!

  • Articolo realizzato in collaborazione con la community di riferimento di Warzone d’Italia (Facebook)

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