Blizzcon eSports: la Corea domina, ma l’Europa non molla!
La Blizzcon 2016 è conclusa e, con lei, anche tutte le principali finali dei mondiali di Hearthstone, World Of Warcraft Arena, Starcraft 2, Heroes of the Storm ed Overwatch.
La scena eSport che abbiamo visto in azione lo scorso fine settimana negli Stati Uniti è stata estremamente importante: i titoli protagonisti sono infatti alcuni tra i più importanti e giocati del mondo e, se escludiamo CS:GO, CoD, LoL e Dota, possiamo dire che una grandissima fetta del competitivo elettronico mondiale era radunato ad Anaheim per una 48 ore di fuoco.
Ora che è calato il sipario sul grande show, è giunto il momento di tirare le prime somme di quanto visto tra Venerdì e Sabato e di come il livello competitivo sia diviso tra i vari giocatori dei diversi continenti del mondo.
Come prima considerazione andrebbe fatta quella secondo la quale la Corea del Sud, ancora una volta, domina la scena internazionale degli eSports.
Alla Blizzcon i professionisti provenienti dalla Corea hanno letteralmente dominato la scena di Starcraft 2 portando a casa il primo ed il secondo posto ed avendo anche un terzo giocatore nella Top4 con il polacco Elazer come unico giocatore “non coreano” del mondo ad aver avuto la possibilità di giocarsi le semifinali.
La percentuale di giocatori coreani è impressionante anche se si vede quelli che sono i primi 16: di loro, sono solamente 6 i non coreani.
Per quanto riguarda gli altri giochi, situazione simile ma non uguale a quella di Starcraft 2 è stata quella vista per Overwatch e per Heroes of the Storm: in entrambi i casi due squadre composte di soli giocatori coreani hanno sconfitto gli avversari europei, russi nel caso di Overwatch e svedesi per quanto riguarda la finale del Nexus.
Anche se molto simili tra loro, le due finali in questione hanno però avuto una differenza sostanziale: i Fnatic hanno almeno provato a contenere lo strapotere asiatico…nel caso di Overwatch invece sembrava di vedere una nazionale titolata e blasonata contro 5 giocatori modesti della scena di qualche provincia.
Come potete facilmente constatare, fin qui è stata evidente la predominanza coreana nelle finali eSport anche se significativa è anche la presenza del vecchio continente in praticamente tutte le finali analizzate: Top 4 su Sc2, secondo posto su HotS, secondo posto su Overwatch. L’ultima considerazione da fare in merito è la seguente: pur potendo vantare due secondi posti, l’Europa potrebbe, e ribadiamo il potrebbe, avere una “macchia”…questo perché su HotS tutto il mondo si aspettava i coreani MVP Black in finale (campioni del mondo compresi)…su Overwatch invece il livello di competitività degli asiatici è sembrato talmente spaziale da far arrivare alcuni esperti a dire “la fortuna per il resto del mondo è stata quella che la competizione fosse divisa in nazionali” alludendo quindi al fatto che se il tutto fosse stato “diviso in teams” probabilmente avremmo visto anche il secondo posto impegnato dai coreani.
Sostanzialmente diversa la situazione a cui abbiamo assistito su Hearthstone e WoW: nel primo la finale è stata un “solo Europa” da brividi…una nota positivissima che deve spingere l’intera community del vecchio continente a dare il massimo per difendere quel titolo posseduto dagli europei da ormai due anni.
L’inizio del mondiale di Hearthstone è stato, per utilizzare un eufemismo, barcollante per i “nostri” giocatori ma fortunatamente la distanza ha premiato portando un fondamentale successo per la scena europea.
Ultima considerazione per le arene di WoW dove, oltre ad essere europei, i vincitori del mondiale vedono tra loro anche l’italiano Fabss che può ormai essere considerato uno dei giocatori PvP più forti di tutti i tempi.
La tanto citata corea è rimasta nell’ombra su WoW mentre su HS ha potuto comunque vantare un 3°/4° posto con Che0nsu.
Ricapitolando quindi, la Corea resta la nazione più titolata del mondo, capace da sola di fronteggiare, e vincere, un intero continente e, insieme a questo, di seppellirne altri due (l’America e, anche se non propriamente un “continente”, la Cina super escluse di questo articolo).
La Russia invece avanza prepotentemente nella scena internazionale capace di poter vantare un campione del mondo ed un team secondo classificato di soli giocatori russi.
In conclusione, pensiamo che indiscutibilmente i coreani siano ancora il top del top e che rappresentino più un qualcosa a cui aspirare (per mentalità e risultati) che non degli avversari da sfidare.
E’ però anche vero che l’Europa c’è, sforna talenti ed è capace di finalizzare risultati importanti.
Cosa ne pensate di questa analisi? La discussione è aperta!