Fortnite: la Cina riduce l’esperienza guadagnata dopo 3 ore di gioco continuative!
Tutti sanno come Fortnite sia un gioco in grado di creare dipendenza, ma generalmente crediamo che tutto ciò dipenda dall’individuo, da come si organizza e da come combatte tutto ciò.
- Fonte copertina: 17kgroup.it
Per il governo cinese, però, è tutto un altro discorso. Esso è famoso nel porre pesanti restrizioni sui giochi all’interno del suo mercato. Si passa da modifiche e censure minori a personaggi e discorsi, fino al bandire il titolo in questione nel proprio territorio.
Tutto ciò ha iniziato a colpire anche il celebre battle royale. Nella versione cinese, dopo aver giocato per più di 3 ore al giorno, ti verrà afflitto un malus del 50% per il guadagno di esperienza.
L’utente Reddit “Ringsel1” ha pubblicato questa immagine del client cinese dopo aver giocato per tre ore. Come potete vedere grazie alla traduzione, il gioco cerca di limitare la voglia di continuare tramite questo avviso e malus.
Non solo, viene anche sottolineata l’importanza della propria salute e del tempo che si dedica allo studio e lavoro.
Tutto questo è sicuramente un ottimo metodo per contrastare e scoraggiare i player casual, anche se magari durante le vacanze o giorni liberi vorrebbero giocare di più. Infatti, non è detto che giocare più di 3 ore al giorno ti rende dipendente a ciò che fai, come non vuol dire che stai trascurando il tuo percorso lavorativo e di studio. L’importante è sapersi organizzare al meglio con i propri impegni, anche se una pausa ogni tanto non fa mai male!
Il problema riguarda quei giocatori che diventano veramente dipendenti da Fortnite o simili. Essi non smetteranno di giocare semplicemente perché non guadagnano abbastanza PE o per un avviso simile a quello visto prima.
Il Controllo Genitori può essere uno strumento ancora più utile nel combattere la dipendenza quando si parla di bambini e ragazzi. Per quanto riguarda i soggetti più grandi ed adulti, è importante parlare con loro e con calma di questa situazione, cercando di fargli capire le complicanze e ridurre gradualmente, mai bruscamente, le ore passate davanti allo schermo.
Certo, quest’ultima parte non è una di quelle che si può risolvere così facilmente, ma comprendere e dialogare con la persona in questione degli effetti negativi è il primo piccolo passo che possiamo fare per loro!