Fortnite: in arrivo il rimborso per acquisti indesiderati
Il successo di Fortnite è sotto gli occhi di tutti. Le cause sono diverse, ma possiamo evidenziarne in particolare alcune, come la gratuità del titolo ed una discussa dipendenza che l’opera di Epic Games sembra creare nei suoi giocatori.
Questo discorso può andare bene finché parliamo di soggetti adulti e responsabili, un po’ meno quando si parla di ragazzi o addirittura bambini. Purtroppo quest’ultimi effettuano acquisti in gioco non curanti delle conseguenze o della cifra che stanno spendendo.
Il gioco ha una propria moneta virtuale, i V-Bucks, che viene utilizzata nel negozio in-game per comprare skin ed equipaggiamento vario che è puramente estetico e non offre alcun vantaggio in game. Molti ragazzi, attratti magari da uno streamer, un influencer, un amico o semplicemente per scelta propria, continuano a spendere i soldi dei loro genitori nel gioco.
Quest’ultimi si ritrovano così una grossa spesa non desiderata, che ha visto diversi casi di richiesta rimborso verso Epic Games.
E’ il caso di Steve Harrison, padre di Tyler Harrison, che ha visto il figlio spendere 691 sterline nel gioco in tre giorni, per un totale di 81 transazioni.
Inutili le richieste di rimborso del signor Harrison, poiché tutti gli acquisti sono stati effettuati per negligenza del titolare del conto.
Difficile stabilire di chi sia la colpa in questi casi, quello che ci si può aspettare, però, è una mano da parte di Epic Games per queste situazioni.
E sembra finalmente arrivare, come dimostra un utente della piattaforma Reddit, SpicyHabanero69. Egli ha infatti aperto un thread dove evidenzia come la versione giapponese di Fortnite propone, prima di un acquisto, una schermata di conferma, oltre che la possibilità di richiedere un rimborso per qualsiasi acquisto non voluto.
Uno sviluppatore di Epic Games ha preso la parola nel post stesso, annunciando che tutto ciò arriverà anche nelle nostre regioni. Il ritardo sembra essere dovuto semplicemente alla differenza nei comandi nei negozi dei vari continenti.
Ha inoltre specificato che ogni acquisto in denaro sarà annullabile e rimborsabile entro 5 minuti da esso, senza dover spendere i già esistenti 3 ticket a vita.
Potrebbe anche essere un tempo non necessario per impedire ai genitori di ritrovarsi un conto salato. Quel che è certo, è la necessità che tutte le parti svolgano il loro compiti, con i genitori e case produttrici che devono sensibilizzare i loro figli e consumatori riguardo le micro-transizioni.
C’è chi è stato costretto addirittura a misure più drastiche, come la EA nei confronti del suo celebre gioco FIFA 19. La questione che vedeva Electronic Arts sul banco degli imputati contro la Commissione dei Giochi Belga, ha visto questi ultimi uscire vincitori, con il publisher americano costretto a bloccare le micro-transizioni sul suolo belga a partire dal 31 gennaio.