Epic Games chiamata in causa per creare dipendenza con i suoi giochi!
Ha dell’incredibile la notizia che sta girando nelle ultime ora, secondo cui il colosso Epic Games è stato chiamato in causa per la dipendenza che i suoi giochi creano nei confronti delle persone. In particolare, nell’accusa si legge la volontà proprio degli sviluppatori di rendere volontariamente assuefanti i loro prodotti, andando a colpire i target più inclini a questo particolare effetto come i ragazzi più giovani.
Secondo le informazioni trapelate, la causa è partita da Montreal, in Canada, e riguarda in particolare due minori rispettivamente di 10 e 15 anni. La CBC riferisce che i documenti inclusi nella causa paragonano gli effetti di dipendenza del gioco a quelli che produce la cocaina.
Allesandra Esposito Chartrand, un avvocato di Calex Légal (uno studio legale canadese) afferma che il caso in questione è molto delicato, e la situazione si aggrava vista la recente sentenza dell’Organizzazione mondiale della sanità secondo cui la dipendenza da videogiochi è una malattia riconosciuta a tutti gli effetti.
Il paragone con la cocaina ha generato dello scetticismo, ma tutto ciò è stato riportato seguendo un particolare ragionamento. Sembra infatti che Fortnite (ma anche altri giochi) induce il cervello a rilasciare dopamina, proprio come la droga citata.
Come cita MyPersonalTrainer, la dopamina è un mediatore del piacere e della ricompensa. Infatti, secondo attendibili studi, l’encefalo dell’essere umano rilascerebbe dopamina quando “vive” circostanze o attività gradite, come per esempio un pasto a base di buon cibo o la soddisfazione di un bisogno primario. Se rilasciata in continuazione ed in dosi eccessive, il corpo sente il bisogno ossessivo di effettuare le attività che portano al rilascio della dopamina, creando così dipendenza.
Inoltre, si presume che il pubblico target del gioco siano i giovani, più vulnerabili agli effetti di dipendenza di Fortnite. Secondo quanto riferito, l’azienda è stata contattata dai genitori dei minori, i quali affermano che i loro figli sono dipendenti dal gioco e cercano spiegazioni e soluzioni.
Gran parte del caso si basa apparentemente su una sentenza del 2015 della Corte superiore del Quebec, secondo cui le compagnie del tabacco non avvertivano sufficientemente i loro clienti degli effetti di dipendenza del tabacco o dei pericoli del fumo.
Secondo quanto riferito, il caso sostiene appunto che Epic Games non ha fatto abbastanza per rivelare il lato assuefante di Fortnite, in particolare visto il dovere di diligenza che deriva da una base di giocatori così giovane.
Non ci sono, tuttavia, ulteriori informazioni sul caso, che deve ancora vedere in corso d’opera il suo svolgimento, e di conseguenza rivelare la sentenza definitiva! Noi di Powned vi terremo aggiornati non appena verranno rilasciate nuove informazioni-
Grazie per la lettura