Gran Premio d’Ungheria: anteprima ed orari TV dell’evento

Gran Premio d’Ungheria: anteprima ed orari TV dell’evento

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La Formula 1 non si ferma e, dopo la tappa di Le Castellet, torna subito in pista con il Gran Premio d’Ungheria che precede la pausa estiva. Sarà un week-end ricco di emozioni, in quanto Max Verstappen potrebbe assestare il colpo finale per chiudere il Mondiale.

L’errore di Charles Leclerc in Francia ha ridimensionato le ambizioni iridate del monegasco, ora a distanza siderale dall’olandese nella classifica. Ma nonostante questo l’Hungaroring dovrebbe essere un circuito favorevole per la Ferrari, chiamata a portare a casa un bottino di punti importante.

Oggi andiamo a scoprire i segreti del tracciato di Budapest e vedremo anche i tempi ottenuti su F1 22 nella nostra consueta anteprima.

Anteprima del Gran Premio d’Ungheria

La situazione nel Mondiale

Prima di addentrarci, come al solito, nell’analisi del giro, dobbiamo riassumere quello che è successo al Paul Ricard nel week-end precedente. Infatti quella che sembrava essere una domenica potenzialmente ricca di punti per Charles Leclerc, si è velocemente trasformata in un incubo vero e proprio.

Dopo un avvio di gara magistrale, durante il quale ha gestito ottimamente un arrembate Max Verstappen, il monegasco ha commesso un errore tremendo. Leclerc ha perso il posteriore della sua F1-75 in curva 11, girandosi e finendo contro le barriere senza riuscire a tornare in pista.

Questo ha permesso a Verstappen di vincere facilmente la gara, estendendo così il suo vantaggio in classifica fino ad un +63 sul pilota della Ferrari. Ma la domenica di Le Castellet non è stata completamente negativa per gli uomini in rosso, dato che Carlos Sainz ha dato spettacolo pur partendo dal fondo della griglia.

Lo spagnolo ha messo in mostra i muscoli della sua vettura, regalando al pubblico dei sorpassi da cineteca in punti che sembravano impossibili. Purtroppo un pit-stop poco fortunato gli ha fatto guadagnare ben 5 secondi di penalità per unsafe release, cosa che ha condizionato il risultato finale della sua gara costringendolo ad accontentarsi del quinto posto.

Infine la Mercedes ha riportato entrambi i suoi due piloti sul podio, con Lewis Hamilton arrivato secondo durante il trecentesimo gran premio in carriera. Disastroso, invece, Perez, che non riesce a ritrovare il feeling con la sua RB18 ed è stato beffato in grande stile anche da Russel che gli ha rubato il terzo gradino del podio nel finale.

Nelle puntate precedenti

L’Hungaroring è una delle piste storiche del Mondiale di Formula 1 ed è presente nel calendario fin dal 1986. Qui hanno vinto alcuni dei più grandi campioni di questo sport: da SennaSchumacher, da Fernando AlonsoLewis Hamilton.

Il britannico ha vinto ben 3 delle ultime 4 edizioni disputate, tranne quella del 2021 che fu un vero e proprio caos dall’inizio alla fine. Infatti l’ultima volta che abbiamo assistito ad un Gran Premio d’Ungheria abbiamo visto Esteban Ocon vincere la sua prima gara in carriera.

Durante quella edizione ci fu una vera e propria carambola in curva 1, dove un errore di Bottas innescò un effetto domino pericolosissimo e pose fine alla GP di moltissimi piloti. La direzione gara decise a quel punto di chiamare prima in causa la safety car e poi di sospendere la gara con una bandiera rossa.

Ma oltre a questo errore ci pensò la pioggia a scombinare le carte in tavola alla ripartenza. Infatti, dopo aver percorso il giro di formazione con le gomme intermedie, tutti i piloti decisero di rientrare ai box per montare le slick. Tutti tranne uno: Lewis Hamilton. Il britannico partì da solo in griglia, dovendo rientrare al giro successivo per montare le coperture da asciutto e tornare in gara ultimo.

Il sette volte campione del mondo non riuscì più a rimontare in quella gara, tenuto a bada da un Alonso feroce che riuscì a tenerselo dietro per molti giri e facendogli perdere tantissimo tempo. Questa manovra permise ad Ocon di vincere il suo primo GP in carriera, davanti proprio ad Hamilton secondo e Sainz terzo.

Analisi del giro

Primo settore

L’Hungaroring, pista che ospita il Gran Premio d’Ungheria, è un tracciato molto tecnico con pochi rettilinei e 14 curve lente e medio-lente spalmate su soltanto 4,381 KM. Un circuito che necessita di una buona trazione in uscita ed anche un ottimo telaio proprio a causa della sua conformazione.

Le occasioni di sorpasso sono poche, ma subito dopo la partenza troviamo la prima: la difficilissima curva 1. Vi abbiamo già detto cosa è successo nel 2021, quindi capite quanto sia importante riuscire a trovare lo spazio giusto per evitare contatti già dal primo giro.

In situazione di pista libera, comunque, i piloti devono innestare tutte e 8 le marce sul rettilineo per poi frenare ai 65/60 metri e scalare tantissimo per sfruttare bene il freno motore. Una curva molto difficile da impostare sotto tutti i punti di vista, che costringe anche a diverse correzioni di volante a metà curva.

La difficoltà non si abbassa in curva 2, dove i piloti non solo dovranno gestire la contropendenza del tracciato, ma dovranno anche uscire correttamente per impostare subito l’insidiosa curva 3.

Secondo settore

Subito dopo troviamo un piccolo rettilineo che porta verso curva 4, una secca svolta a sinistra che è quasi completamente cieca.

Qui i piloti possono sfruttare il cordolo interno (da tagliare) e quello interno per guadagnare più tempo possibile, evitando di frenare troppo e quindi rallentare il proprio tempo sul giro. Anche in questo punto del tracciato si possono tentare delle manovre di soprasso, anche se soltanto i più coraggiosi ci provano sul serio.

Curva 5 è decisamente molto particolare, visto l’ampio raggio che può vantare e le diverse traiettorie che i piloti possono utilizzare. Qui si fa un costante gioco di acceleratore e freno, visto che la curva non si può affrontare a gas spalancato ma nemmeno in maniera troppo lenta per evitare di perdere troppo tempo.

Subito dopo abbiamo la parte più tecnica del circuito, in quanto troviamo la chicane composta da curva 6 e 7, che deve essere affrontata in maniera particolare. Infatti bisogna tagliare in maniera chirurgica i due cordoli ai lati, evitando di allargarsi troppo per evitare gli altissimi salsicciotti che si trovano proprio dietro i cordoli.

La serie di curve 8, 9, 10 ed 11 è assolutamente difficilissima, sia per il pilota sia per la vettura. I continui richiami a destra ed a sinistra, i continui stop and go richiedono una trazione eccezionale ed un posteriore ben piantato con più grip possibile.

Terzo settore

Dopo curva 11 abbiamo un altro piccolo rettilineo che apre il terzo settore, e ci porta a quelle che sono le curve più interessanti del Gran Premio d’Ungheria. Infatti la 12 permette ai piloti di sfruttare moltissimo il cordolo esterno in uscita per appoggiarsi dopo il rettilineo, anche se la gestione deve essere millimetrica.

Qui è molto facile uscire fuori con tutte e quattro le ruote, beccandosi un avvertimento per track limits superati o addirittura un annullamento del giro nelle prove libere ed in qualifica. Curva 13 è molto simile alla 5, anche se in formato ridotto.

Anche qui i piloti devono giocare moltissimo con acceleratore e freno, alternando i due pedali per evitare di prendere troppa velocità o addirittura di perderne. Infine la 14 riporta sul rettilineo del traguardo e chiude il giro dell’Hungaroring.

Le criticità della pista

L’Hungaroring è sempre stato un circuito che, storicamente parlando, ha sempre messo alla prova le gomme ed il consumo di carburante delle monoposto. Infatti la pista è molto abrasiva e se non si gestiscono bene gli pneumatici si rischia di andare in forte crisi, proprio come successo a Carlos Sainz nel finale della gara del 2021.

Anche il carburante sarà un fattore fondamentale, specialmente per la Ferrari che utilizza una parte della benzina dopo la combustione per raffreddare le testate e le camere di combustione. I piloti dovranno essere bravissimi nell’usare la tecnica del lift & coast, per evitare di doversi ritirare a causa del consumo eccessivo del carburante.

I tempi di F1 22

Come di consueto abbiamo provato a capire quali possano essere i tempi della pista utilizzando F1 22, il titolo motoristico di Codemasters ed EA Sports. Durante le nostre prove siamo riusciti ad ottenere un buon 1:18,458 (giocando con il controller), mentre il migliore al mondo ha girato in 1:15,005.

L’1:18 ed anche l’1:17 ci sembrano tempi abbastanza realistici per la qualifica e per le prove libere, ma difficilmente li vedremo in gara. Il record della pista, infatti, è di 1:16,627 fatto segnare da Lewis Hamilton nel 2020 con la Mercedes. Vi ricordiamo sempre che queste vetture sono leggermente più lente degli esemplari precedenti, perciò certi tempi in gara non li vedremo.

Gli orari TV

Venerdì 29 luglio

  • Prove libere 1: 14:00 (Sky)
  • Prove libere 2: 17:00 (Sky)

Sabato 30 luglio

  • Prove libere 3: 13:00 (Sky)
  • Qualifiche: 16:00 (Sky)
  • Qualifiche: 18:30 (TV8 in differita)

Domenica 31 luglio

  • Gara: 15:00 (Sky)
  • Gara: 18:00 (TV8 in differita)
Max Verstappen crede nel Sim Racing come trampolino di lancio per la pista: “entro il 2025 voglio un team con due piloti in GT3”

Max Verstappen crede nel Sim Racing come trampolino di lancio per la pista: “entro il 2025 voglio un team con due piloti in GT3”

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11/08/2023 18:58 di Marco "Stak" Cresta
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Speciale Sim Racing – Il due volte campione del mondo di Formula Uno Max Verstappen, ha dichiarato che quello delle simulazioni virtuali può essere un trampolino di lancio eccellente per i futuri campioni del motorsport.

A differenza di tante altre discipline, quelle legate al motorismo sono certamente tra le più costose. Nella maggior parte dei casi i giovani talenti devono infatti abbandonare il loro sogno di diventare piloti, a causa degli altissimi costi necessari a sostenere l’attività.

Se però un giovane talento si fa le ossa nel mondo del sim racing, i costi sono spropositatamente più bassi, e di conseguenza si “amplia” il numero di possibilità di trovare nuovi straordinari piloti da vedere in azione in pista.

Proprio in questi giorni sta venendo trasmesso nei cinema il nuovo “Gran Turismo“, film che parla della vera storia di Jann Mardenborough, formidabile asso del sim racing che è riuscito a coronare il sogno di guidare per la squadra corse di Nissan, in dei gran premi nel mondo reale.

Verstappen sul Sim Racing: “Vogliamo creare un trampolino di lancio dalle corse virtuali al GT3, cosi che i kart non siano più l’unico percorso per il motorsport”

Il tema è quindi molto sentito, e non ci meraviglia che Verstappen sia molto interessato alla cosa… Tra i piloti dell’edizione 2023 di F1, l’insaziabile Max Verstappen è uno di quelli maggiormente impegnati in sessioni di gioco sui simulatori e sulle gare di Sim Racing.

Il perchè è presto detto: Verstappen, come ogni altro mostro da competizione, ama mettersi alla prova e vincere. Visto che nel sim racing non è “dominante” come lo è in F1, Verstappen trova estremamente avvincente mettersi alla prova nelle gare online, con il chiaro scopo di arrivare un giorno a dominare anche queste (fonte: Drive to Survive, ndr).

Non sorprende quindi che proprio Verstappen abbia deciso di darsi come obiettivo la presentazione sulla griglia di partenza del Campionato Europeo GT3 del 2025 di un team composto solo ed esclusivamente da sim driver. Il “Team Verstappen” sarà attivo principalmente nel mondo endurance… Dove, chissà, forse un giorno correrà anche lo stesso Max (non è un segreto che il 2 volte campione del mondo RedBull abbia come obiettivo la 24 ore di Le Mans, ndr).

Intervistato sull’argomento, Max ha spiegato che “Tramite Verstappen.com Racing sponsorizziamo e supportiamo già varie attività di corsa di persone a me vicine… Tutto è iniziato con le corse virtuali del Team Redline. Ora siamo attivi anche con Thierry Vermeulen nel DTM e nel GTWC Sprint e con mio padre nei rally…

Ma l’obiettivo finale è creare il nostro team di corse. Inizieremo nella classe GT3 e poi vedremo dove può arrivare la nave. Attualmente ci stiamo lavorando. Farcela già per il prossimo anno è difficile, ma io lo voglio il prima possibile. Un team GT3 nel 2025 dovrebbe essere fattibile. Con almeno due auto”. 

Un istante di gara di un GP del Campionato GT3

Chiaro l’intento del campione, che sulla questione “crescita dei piloti” e “sostenibilità economica” del progetto ha spiegato: “Quando faccio qualcosa, voglio farlo bene. Voglio vincere, anche con questo progetto. Vogliamo  essere in grado di creare un trampolino di lancio dalle corse sim al GT3. In modo che i kart non siano più l’unico percorso tramite il quale si possa arrivare nel motorsport… Perché al momento costa un sacco di soldi”.

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Doppietta per la McLaren in F1 Esports: a Woking sia il titolo piloti che il costruttori

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17/12/2022 19:20 di Marco "Stak" Cresta
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Ieri sera si è laureato campione del mondo di F1 Esports 2022 il giovane pilota scozzese Lucas Blakeley! Lucas, dopo aver dominato l’ultimo gran premio del mondiale, il GP di Abu Dhabi, è infatti riuscito ad avere la meglio su diversi temibili avversari.

Specialmente nelle ultime tre gare, i piloti Nicolas Longuet, Frederik Rasmussen e Thomas Ronhaar hanno messo più volte in discussione il primato dello scozzese, alla sua prima vittoria iridata.

Grazie all’ultima vittoria, Blakeley chiude quindi al vertice della classifica con 181 punti, davanti proprio a Frederik Rasmussen.

Con tutti questi punti a referto, Lucas Blakeley si è rivelato fondamentale anche per la conquista del titolo costruttori della McLaren, concludendo cosi una meravigliosa doppietta.

Il team McLaren Shadow chiude con ben 330 punti, eclissando il team Oracle Red Bull Racing Esports, che chiude al secondo posto, e la Haas F1 Esports, che chiude a podio nella stagione 2023.

Il post ufficiale dal Twitter di F1 

Queste le sue dichiarazioni nell’intervista post gara: “Quando ho tagliato il traguardo ero senza parole… Voglio approfittare di questo momento per ringrazia la McLaren per aver creduto in me e per aver messo a disposizione la miglior macchina e i migliori ingegneri possibili per puntare al successo.

Vorrei anche ringraziare la mia famiglia per avermi visto da casa e per aver compiuto tanti sacrifici per avermi permesso di correre. Vi amo, questo è il nostro campionato“.

Gran Premio del Belgio: anteprima ed orari TV dell’evento

Gran Premio del Belgio: anteprima ed orari TV dell’evento

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25/08/2022 16:15 di Mario "Rios" Cristofalo
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Dopo la lunga pausa estiva la Formula 1 ritorna protagonista con il Gran Premio del Belgio, uno degli appuntamenti più attesi dell’anno. La storica pista di Spa-Francorchamps è infatti una delle più amate dai tifosi e dai piloti, che quest’anno proveranno a regalarci uno spettacolo migliore rispetto al 2021.

La lotta per il Mondiale Piloti si è sostanzialmente chiusa in Ungheria, dove Max Verstappen è riuscito a prendersi l’ennesima vittoria della stagione. La Ferrari comunque dovrà lottare per il titoli Costruttori, visto che la Mercedes si fa sempre più vicina.

Insomma, ci sono tutte le carte in regola per avere un week-end spettacolare ricco di colpi di scena già a partire dal venerdì.

Anteprima del Gran Premio del Belgio

La situazione del Mondiale

Come detto nell’introduzione, il Mondiale Piloti è sostanzialmente chiuso. In Ungheria, infatti, Max Verstappen ha messo a referto l’ennesima vittoria della sua stagione, pur partendo dalla decima posizione della griglia.

Purtroppo Ferrari ha gettato al vento un’altra gara a causa di alcune scelte strategiche discutibili, che hanno portato il team a montare le gomme dure sulla vettura di Leclerc in un contesto che non favoriva questa mescola. Un disastro in piena regola, che ha apparecchiato il tavolo per il campione del mondo in carica.

Nonostante questo, il Mondiale Costruttori potrà offrire ancora degli spunti interessanti. Infatti la Mercedes inizia a farsi sotto, ed ha ufficialmente messo nel mirino il secondo posto proprio della Ferrari. Per evitare un clamoroso sorpasso, il team in rosso dovrà evitare ulteriori strafalcioni e sperare che il nuovo aggiornamento della parte ibrida del motore funzioni come previsto prima del congelamento delle Power Unit previsto per settembre.

In ogni caso il week-end di Spa non sarà facile per la Scuderia, dato che Leclerc partirà in fondo alla griglia per omologare la quinta PU con i relativi aggiornamenti.

Nelle puntate precedenti a Spa

Il Gran Premio del Belgio, con la pista di Spa-Francorchamps, è uno degli appuntamenti più apprezzati del Mondiale e che ha fatto la storia della Formula 1. Infatti il circuito è apprezzato da moltissimi tifosi e da moltissimi piloti che la reputano, a ragione, la pista più bella del calendario.

Purtroppo la gara del 2021 non ha reso giustizia a questo splendido tracciato, vista la farsa andata in scena a causa della pioggia torrenziale che ha colpito Spa. Quella domenica fu proprio maledetta per la FIA, vistasi costretta prima a rimandare la gara fino alle 18:17 (oltre tre ore dopo l’inizio previsto), per poi dichiarare concluso l’evento dopo solo due giri corsi dietro la Safety Car.

Nonostante questo, la Federazione decise di assegnare lo stesso i punti iridati in base allo schieramento (quello delle qualifiche sostanzialmente), ma dimezzati rispetto a quanto previsto dal regolamento. Una decisione che fece arrabbiare piloti, spettatori ed addetti ai lavori, che non digerirono per nulla questa presa di posizione dichiarando che il Mondiale era stato falsato.

Anche per questo week-end sono previste precipitazioni insistenti, ma speriamo vivamente che non si ripeta lo spettacolo del 2021. Fortunatamente sono cambiati i regolamenti per l’assegnazione dei punti dopo quella gara, perciò certe decisioni non ci saranno.

Una scalata durissima

Spa-Francorchamps è una delle piste storiche del Mondiale, lo abbiamo detto, e per molti non avrà segreti. Ma comunque vogliamo farvi questa guida al giro, specialmente per tutti quei nuovi fan che sono arrivati quest’anno in Formula 1.

La pista del Gran Premio del Belgio è lunga ben 7,004 KM e si snoda sulle Ardenne, che caratterizzano i continui sali-scendi del tracciato. La differenza di altezza è un fattore con cui i piloti e le auto devono imparare a convivere, specialmente nel primo settore.

Dopo la partenza, infatti, si parte per una scalata che parte da La Source, una curva micidiale che è sempre pericolosissima in partenza ed è una delle occasioni di sorpasso più chiare di tutto il giro. Da lì si sale su verso la 2, che porta la vetture verso la leggendaria sequenza di Eau Rogue-Raidillon, una serie di curve (3-4-5) in salita che schiaccia la macchina al suolo e toglie il fiato ai piloti.

Una salita ripidissima in una curva quasi cieca, da fare a gas spalancato e senza esitare per evitare di perdere decimi importanti. Subito dopo troviamo il lunghissimo rettilineo del Kemmel che ospita la prima zona DRS e porta alla serie di curve (7-8-9) di LeCombe, un’altra chiarissima occasione di sorpasso.

La discesa

Da qui in poi inizia la discesa, con il curvone Bruxell (10) che porta i piloti verso il tratto più tecnico del secondo settore e di tutta la pista. Il punto più difficile è la sequenza di curve tra la 13 e la 15, che poi immette nel terzo settore.

Quest’ultimo si apre la curva 16, iniziando un tratto del circuito da fare quasi sempre con l’acceleratore al 100%. Infine si arriva alla chicane Bus Stop (curva 19 e 20) che è l’ultima occasione di sorpasso del giro e porta sul rettilineo del traguardo, che ospita la seconda zona DRS e chiude il nostro excursus del Gran Premio del Belgio.

I tempi di F1 22

I tempi della pista di Spa-Francorchamps tendono ad essere mediamente più alti rispetto alle altre piste del Mondiale. Questo accade a causa dell’estrema lunghezza del tracciato, anche se si percorre con il gas spesso spalancato.

Durante le nostre prove abbiamo fatto segnare un tempo di 1:45,944, che è nettamente più basso rispetto al crono record della pista di 1:46,286 fatto segnare da Valtteri Bottas nel 2018 con la Mercedes. Onestamente non crediamo che il tempo di 1:45 sia plausibile con queste nuove auto, in quanto sono più lente degli esemplari precedenti.

I tempi potrebbero aggirarsi sul 1:48/1:49 sull’asciutto, mentre la situazione sul bagnato sarà molto più randomica e continuamente in evoluzione.

Orari TV su Sky

Venerdì 26 agosto

  • Prove libere 1 (14:00)
  • Prove libere 2 (17:00)

Sabato 27 agosto

  • Prove libere 3 (13:00)
  • Qualifiche (16:00)

Domenica 28 agosto

  • Gara (15:00)