TUTTI CONTRO TWITCH, meno guadagni per gli streamer per pagare le BOLLETTE (?), scatta la RIVOLTA
Da ormai un paio di giorni sulla piattaforma di proprietà Amazon non si parla d’altro che dell’ormai apparente decisione di Twitch di ridurre considerevolmente i guadagni degli streamer, un dettaglio che potrebbe inevitabilmente trascinare Twitch in fondo nella streaming war.
Quando si parla di streaming war, di solito ci si riferisce a quella situazione in cui più piattaforme si contendono il monopolio su di uno stesso creator. Un tipo di guerriglia che almeno fino ad oggi Twitch ha controllato senza grossi problemi.
Questo, come annunciato dagli stessi Youtuber divenuti nel corso degli anni streamer su Twitch, anche e soprattutto grazie ai maggiori guadagni che Twitch ha sempre offerto ai propri creator più di successo rispetto alla concorrenza di casa Google.
Twitch, “meno Guadagni per gli streamer”, ed il popolo prende già torce e forconi
Tutto ciò sembrerebbe tuttavia destinato inevitabilmente a cambiare, soprattutto dopo l’ultima lettera ai creator di Twitch. Come riportato anche da @Nibellion su Twitter, la piattaforma di streaming più popolare ha già firmato i documenti che andranno a ridurre i guadagni degli streamer, e non certo di una percentuale irrisoria.
“A partire da Giugno 2023 Twitch smetterà di offrire ai partner una ripartizione 70/30 per le sottoscrizioni. Gli streamer che nel contratto hanno già inserito una divisione 70/30 la riceveranno fino alla soglia dei 100.000 $, dopodiché tornerà ad essere 50/50.”
Secondo quanto riportato nella lettera ai creator, Twitch starebbe attualmente riducendo la percentuale per gli streamer dal 70% al 50% a causa di una problematica di fondo, che anche se nascosta dietro un sacco di giri di parole sembra dire “Ok, fate già un sacco di soldi e noi ci occupiamo di farvi guadagnare in sempre più modi, quindi per le sub facciamo 50/50.” – Nel caso foste interessati CLICCANDO QUI troverete il documento originale.
Tra le motivazioni vi sarebbero poi anche riportati gli altissimi costi di mantenimento della qualità sulla piattaforma (nella lettera si fa riferimento al fatto che 100 spettatori per 200 ore di trasmissione equivalgano a circa un costo di 1000$ al mese per loro), un pregio che sicuramente gli va riconosciuto, ma che, proprio perché riconosciuto come standard di Twitch, non dovrebbe certamente gravare sulle spalle dei creator, che svolgono tutto il lavoro sporco.
Ennesimo movimento capitalista che mira a danneggiare gli anelli più deboli della catena, oppure giusto così secondo voi? Che ne pensate? Come al solito la discussione è aperta sui nostri canali social!
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