Ninja spiega perché i nuovi streamer di Twitch non dovrebbero giocare a Fortnite, Warzone o Apex
Quando si pensa ad uno dei capisaldi del mondo di Twitch ed in particolare del gaming, specialmente per quello che riguarda Fortnite, risulta ad oggi molto difficile non annoverare Ninja tra i nomi più influenti della scena degli ultimi 10 anni.
Partito da Halo nel 2009 ed arrivato oggi ad essere uno dei primi professionisti a fare del gaming il proprio lavoro, Ninja si è più volte confessato davanti alle telecamere, offrendo sempre consigli utili.
In questi giorni si è prestato ad esempio ad un’interessantissima mini-intervista con il quotidiano online CNET, intervento surante il quale ha spiegato alcuni punti chiave per avere successo in questo campo.
Ninja su Twitch, i nuovi streamer si allontanino da Warzone, Apex e Fortnite
Tra i diversi consigli dispensati dal gamer n°1 in circolazione, anche uno riguardante i contenuti da portare in diretta streaming quando si vuole iniziare una possibile carriera sulla piattaforma di proprietà Amazon.
”A meno che tu non sia uno dei migliori giocatori del gioco, quando inizi a streammare e stai cercando di costruire un marchio da zero, è importante iniziare con un gioco meno conosciuto che abbia una comunità più piccola e più unita.”
“Puoi lavorare per costruire la tua community e sei molto più facilmente individuabile in un gioco più piccolo”. ”Io sono stato fortunato, perché quando ho iniziato ci saranno stati al massimo 30 o 40 streamer di Halo… era facile trovarmi semplicemente scrollando.”
Insomma, cosa ne pensate di questa intervista a Ninja? Siete d’accordo con lui? Come al solito la discussione è aperta!
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