Gli sviluppatori di videogiochi dall’Ucraina uniti contro l’offensiva della Russia
Ucraina – Come avrete sicuramente già appreso dai principali media sia nazionali che internazionali, la Russia guidata dal pugno di ferro di Vladimir Putin ha infine deciso di procedere nella propria offensiva in territorio ucraino. Una situazione al limite del surreale che in pochi avrebbero potuto prevedere.
Proprio nel bel mezzo del caos generato dagli scontri, sono stati moltissimi i cittadini e gli influencer che hanno scelto di condividere le proprie esperienze. A questa sorta di ”wave” si sono prevedibilmente uniti anche gli sviluppatori di videogiochi, uniti nella condanna delle azioni di Mosca.
Tra i nomi più eminenti che hanno condiviso il loro pensiero in merito alla questione, troviamo anche Ubisoft Kyiv, produttore che ha collaborato alla produzione di Tom Clancy’s Ghost Recon, Assassin’s Creed, Far Cry e Watch Dogs, e, lo studio che sta lavorando al progetto di S.T.A.L.K.E.R 2.
LE AFFERMAZIONI DEGLI SVILUPPATORI DALL’UCRAINA
“Siamo una nazione pacifica e in tutti gli anni trascorsi da quando abbiamo ottenuto la nostra indipendenza, non abbiamo mai attaccato o minacciato nessuno” – hanno affermato i ragazzi di ‘Frogwares‘, sviluppatori di The Sinking City – “A causa di questa situazione, il nostro lavoro sarà influenzato e le nostre vite possono essere distrutte“.
“C’è ovviamente anche un enorme senso di frustrazione e rabbia. Il nostro Paese è stato invaso per ragioni al di là della normale comprensione e con pretese ridicole. E così ora tutti guardano con orrore mentre una situazione che ci ha prosciugati per quasi 8 anni peggiora ancora“.
“Ad oggi, la Federazione Russa ha ufficialmente dichiarato guerra all’Ucraina” – hanno inizialmente comunicato dalla pagina Twitter ufficiale di GSC – “Il nostro Paese si è svegliato con i suoni delle esplosioni e del fuoco delle armi, ma è pronto a difendere la sua libertà e indipendenza perché rimane forte e pronto a tutto”.
Un appello disperato di alcune delle menti più eminenti in campo videoludico che, a causa di una guerra scoppiata quando meno ce lo potevamo aspettare, ora vedono un futuro nero, senza apparente possibilità di ripresa.
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