The International 2019 di Dota 2: ecco i qualificati per la regione delle ex Repubbliche Sovietiche.
Proseguiamo la nostra rassegna di tutte le squadre che parteciperanno al The International 2019 con i due qualificati del CIS: Virtus.pro e Natus Vincere.
Virtus.pro
- Nome squadra: Virtus.pro;
- Regione, nazione: CIS, Russia;
- Migliore posizione raggiunta al TI: 5°-6° TI8;
- Riassunto stagione 2018/2019:
- The Kuala Lumpur Major: 1°;
- The Chongqing Major: 2°;
- DreamLeague Season 11: 2°;
- MDL Disneyland® Paris Major: 7°-8°;
- EPICENTER Major: 3°;
.@virtuspro are officially invited to The International 2019. With yet another powerful season, they'll hope to wrap it up by claiming the TI title for the CIS region. #TI9 pic.twitter.com/W1PKI6Rd3k
— Wykrhm Reddy (@wykrhm) June 30, 2019
- Giocatori:
Posizione | Nickname | Nome | Età | Vincite ($) | Nazione | Nella squadra da |
1 | RAMZES666 | Roman Kushnarev | 20 | 1.587.566 | Russia | 04/08/2016 |
2 | No[o]ne | Vladimir Minenko | 21 | 1.426.404 | Ucraina | 04/08/2016 |
3 | 9pasha | Pavel Khvastunov | 27 | 1.568.683 | Russia | 04/08/2016 |
4 | RodjER | Vladimir Nikogosyan | 25 | 1.157.593 | Russia, Armenia | 01/02/2018 |
5 | Solo | Alexei Berezin | 28 | 1.592.489 | Russia | 04/08/2016 |
Coach | ArsZeeqq | Arseniy Usov | 26 | 10.908 | Russia | 19/09/2018 |
Dream Team is here 😎 #GOGOVP pic.twitter.com/GyZu6LU9kK
— Virtus.pro (@virtuspro) July 18, 2019
- Commento:
I Virtus.pro sono forse la squadra che ha dominato maggiormente la scena di Dota 2 da quanto è stato introdotto il Dota Pro Circuit; basti ricordare come nella stagione 2017/2018 abbiano vinto ben quattro dei nove tornei major disputati. Quest’anno i cinque russi non sono stati da meno, con uno strepitoso inizio di stagione che compensa un giustificabile calo durante la primavera.
Il primo grande evento della stagione DPC 2018/2019 è il Kuala Lumpur Major in cui i VP ottengono il primo posto strapazzando la concorrenza. Dopo aver vinto il proprio girone a punteggio pieno, avanzano fino alla finale dell’upper bracket senza concedere nemmeno una partita agli avversari. Qui perdono 2 a 1 contro il Team Secret ma, dopo aver sconfitto 2 a 0 gli Evil Geniuses nella finale della low bracket, riescono a prendersi una rivincita nella finalissima sconfiggendo 3 a 2 il Team Secret, dopo esser stati in svantaggio 2 a 1. Con la vittoria di questo torneo i VP sono praticamente sicuri di qualificarsi per il TI9 già da novembre.
Nel torneo successivo, il Chongqing Major, i Virtus.pro vincono il proprio girone e passeggiano nell’upper bracket fino alla finalissima. Il contendente al titolo è il Team Secret, già sconfitto nel corso del torneo dai VP nella finale dell’upper bracket. Questa volta si invertono i ruoli rispetto al major precedente ed è il Team Secret ad alzare la coppa. I Virtus.pro devono accontentarsi del secondo posto.
Il secondo posto è quanto ottengono anche nel major successivo, il DreamLeague Season 11 di Stoccolma. Dopo aver vinto il proprio girone, i Virtus.pro vengono sconfitti dai Fnatic ed eliminati dall’upper bracket al primo turno. Nella lower bracket possono tuttavia dare spettacolo sconfiggendo prima i Chaos, poi gli Evil Geniuses, quindi i PSG.LGD e infine il Team Secret. Nella finale della lower bracket si vendicano dell’unica sconfitta subita fino a quel momento nel torneo, vincendo 2 a 1 contro i Fnatic. In finalissima incontrano i cinesi di Vici Gaming: dopo una seria molto equilibrata, con partite nervose e combattute, i Virtus.pro devono arrendersi 3 a 2 agli avversari e accontentarsi nuovamente di un secondo posto.
All’MDL Disneyland® Paris Major i Virtus.pro ottengo il loro risultato più deludente della stagione. Dopo aver vinto il proprio girone, incontrano nel primo turno dell’upper bracket i beniamini di casa degli OG, campioni del mondo in carica. I VP devono arrendersi alla superiorità degli avversari che li annientano in due partite lampo (la prima dura poco meno di 24 minuti, la seconda appena 19 minuti). Nella lower bracket si rifanno subito sconfiggendo i Mineski con un secco 2 a 0, ma al turno successivo vengono eliminati dai PSG.LGD 2 a 0. Il torneo dei Virtus.pro finisce prima di ogni previsione, con un misero (per i loro standard) 7°-8° posto.
L’ultimo major della stagione è forse quello a cui i Virtus.pro tengono maggiormente, l’EPICENTER Major di Mosca. Questo significa che giocano in casa, con tutto il pubblico a loro favore. Per la prima volta in stagione tuttavia i VP non vincono il proprio girone e il loro secondo posto significa essere accoppiati nell’upper bracket al vincitore di un altro girone. Si dà il caso che questa squadra sia il Team Secret, l’avversario forse più temibile di tutto il torneo. In una serie combattutissima, i VP riescono a imporsi 2 a 1, grazie anche due partite sontuose di RAMZES666 con Sven. Nel round successivo tuttavia i Virtus.pro vengono sconfitti dal Team Liquid per 2 a 1 e sono costretti a rincorrere la finalissima combattendo nella lower bracket. Trascinati dal pubblico dell’arena, i beniamini di casa fanno un’impresa, sconfiggendo in serie gli Alliance e i TNC senza concedere neanche un game e si qualificano per la finale della lower bracket. Gli avversari da sconfiggere per qualificarsi per la finalissima sono gli europei del Team Liquid. Dopo una prima partita finita sul filo del rasoio a favore dei Liquid, in cui al Terrorblade di RAMZES666 si contrappongono l’Arc Warden di Miracle- e la Templar Assassin di w33, i Virtus.pro si lasciano cogliere impreparati dai pick degli avversari e non possono opporsi al Weaver di Miracle- che chiude la partita in favore dei Liquid in 26 minuti con un vantaggio di quasi 20k di valore netto. I Virtus.pro ottengo tuttavia una rispettabile 3° posto nell’evento di cui sono padroni di casa.
Riguardando alla stagione 2018/2019 dei Virtus.pro (conclusasi con un secondo posto generale nella classifica del DPC) possiamo senza dubbio affermare che il motivo principale di tali risultati è la loro formazione: hanno un fuoriclasse in ogni posizione. RAMZES666 è una delle migliori posizioni 1 al mondo (se non la migliore) e sta ancora migliorando, avendo appena 20 anni. A rendere ancora più pericoloso questo hard carry c’è la (forse) migliore posizione 4 in circolazione, RodjER. Giocatore di maturata esperienza e playmaker della squadra, ha fatto alcuni dei gank migliori che si siano visti in tutta la stagione e, quando non crea occasioni per uccidere gli avversari, crea spazio per i propri core per farmare o per assicurarsi gli obiettivi. In mezzo alla mappa c’è No[o]ne, uno dei midlaner più pericolosi del circuito. I suoi eroi diventano subito una forza difficile da arginare anche per l’avversario più esperto e la sua versatilità rende difficile la vita a chi lo vuole counterare. Nella corsia della morte c’è 9pasha, un offlaner che non ha paura di nessuno. Sovente il suo contributo può passare inosservato, ma il lavoro che svolge per la sua squadra è di prima categoria. Le sue initiation sono fondamentali alla vittoria dei combattimenti e riesce ad avere un impatto incredibile sul gioco anche con degli eroi che si sono sacrificati in favore dei compagni di squadra. Infine i pick fatti dal capitano Solo (insieme al coach ArsZeeqq) elevano il gioco della squadra a un livello assoluto. Anche se a volte i pick possono risultare un po’ prevedibili, le strategie provate in allenamento sono certamente vincenti e lo saranno ancora per molto tempo. Una costante è l’aggressività delle giocate con cui i Virtus.pro riescono a trovare uccisioni senza mai coinvolgere eroi alleati non necessari. In questo modo gli avversari, se reagiscono con un numero eccessivo di giocatori, sprecano tempo, spazio e risorse per un combattimento che potrebbe non avvenire, se, al contrario, reagiscono con troppi pochi eroi, i Virtus.pro possono ottenere uccisioni a catena. Per questo motivo, lo stile di gioco adottato dalla squadra russa permette di ottenere sistematicamente un vantaggio nel mid-game che si traduce in migliori probabilità di vittoria.
Riassumendo, non è un segreto che i Virtus.pro faranno sicuramente molto bene nel prossimo The International; essi formano una squadra molto consistente nel bel gioco e difficilmente non otterranno un risultato di prestigio, magari addirittura arrivando finalmente ad alzare l’egida, trofeo che per troppi anni è sfuggito loro.
- Curiosità:
- RAMZES666 è stato il primo giocatore della regione CIS a raggiungere quota 10.000 MMR;
- Solo è la fonte del meme “322”.
Natus Vincere
- Nome squadra: Natus Vincere;
- Regione, nazione: CIS, Ucraina;
- Migliore posizione raggiunta al TI: 1° TI1;
- Riassunto stagione 2018/2019:
- The Kuala Lumpur Major: n.q.;
- The Chongqing Major: n.q.;
- DreamLeague Season 11: 13°-16°;
- MDL Disneyland® Paris Major: n.q.;
- EPICENTER Major: n.q.;
- Giocatori:
Posizione | Nickname | Nome | Età | Vincite ($) | Nazione | Nella squadra da |
1 | Crystallize | Vladislav Krystanek | 19 | 97.021 | Ucraina | 04/09/2017 |
2 | MagicaL | Idan Vardanian | 20 | 43.854 | Ucraina, Israele | 01/09/2018 |
3 | Blizzy | Evgeniy Ree | 24 | 56.363 | Kirghizistan | 01/09/2018 |
4 | Zayac | Bakyt Emilzhanov | 20 | 28.241 | Kirghizistan | 24/04/2019 |
5 | SoNNeikO | Akbar Butaev | 22 | 205.799 | Russia, Uzbekistan | 01/09/2018 |
Coach | Mag | Andrey Chipenko | 29 | 156.248 | Ucraina | 07/09/2018 |
Long-awaited VLOG from the bootcamp of our Dota 2 roster! Final matches at the #TI9 CIS quals, victory, emotions and team talks. Let's watch how it was from the inside!
📽️: https://t.co/9tOB1IfkPT#Dota2 #navination pic.twitter.com/7WeoU3GQwR
— Natus Vincere (@natusvincere) July 13, 2019
- Commento:
Se chiedete a un fan di Dota 2 quale sia stata la sua prima squadra preferita, quasi sicuramente vi sentirete rispondere Natus Vincere, e probabilmente vedrete il vostro interlocutore piangere di nostalgia. Per quanto ottenuto nei primi anni di Dota 2, quella squadra è entrata nella leggenda. Basti pensare che nei primi tre The International della storia del gioco, i Na’Vi sono sempre riusciti a disputare la finalissima. Al TI1 hanno sconfitto EHOME e sono diventati campioni del mondo, mentre la vittoria è sfuggita loro sia al TI2 (in cui hanno perso contro gli Invictus Gaming) che al TI3 (dove la coppa è andata agli Alliance di Loda, s4 e AdmiralBulldog). La formazione dei Na’Vi del 2013 è, per i fan di Dota 2, memorabile quanto quella della nazionale campione del mondo 2006: XBOCT, Dendi, Funn1k, Puppey e KuroKy.
Tutto ciò però è cambiato nel 2014 quando, dopo un settimo posto al TI4, Puppey ha lasciato la squadra per fondare il Team Secret insieme a KuroKy, Fly, BigDaddy N0tail e s4. Da questo momento per i Na’Vi è stata crisi aperta; non solo la squadra ucraina non riusciva a ottenere i risultati di un tempo, ma faticava addirittura a rimanere nella scia delle nuove squadre che stavano rinnovando il meta e il modo di giocare. La dirigenza ha però provato in tutti i modi di invertire la rotta, soprattutto cercando di formare una squadra di nuovi talenti, ma questo non era facile, come dimostrano i 26 giocatori transitati tra le sue file in appena cinque anni (senza contare gli stand in temporanei). In tutto questo via vai vi era solo una certezza, un giocatore così iconico che non poteva essere sostituito né allontanato dal team: Danil “Dendi” Ishutin. Questi era (ed è ancora, probabilmente) il più famoso giocatore di Dota 2 del mondo. La sua fama era dovuta alle sue straordinarie prestazioni nei primi TI, dove aveva meritatamente guadagnato la nomea di migliore midlaner del mondo.
Questa situazione era però nel tempo diventata deleteria per i Natus Vincere. Da una parte c’era Dendi che non riusciva a tenere il passo con i migliori giocatori del mondo e che non si adattava ai nuovi meta che andavano sviluppandosi, dall’altra c’erano i dirigenti della squadra che non volevano rinunciare al loro giocatore simbolo, al volto del loro prodotto. Per questi ultimi la decisione era davvero difficile: se perdere Dendi significava stravolgere un prodotto commerciale e un brand di valore, tenerlo come giocatore attivo significava avere una squadra non competitiva. Come riassunto dalla stampa specialistica, “la scelta era tra vendere magliette o vincere tornei”. La situazione si è risolta solo nel settembre del 2018, con Dendi che ha deciso di abbandonare il roster attivo dei Na’Vi per lasciare spazio a nuovi giocatori.
Dopo la partenza di Danil, l’unico giocatore rimasto dalla precedente formazione era Crystallize, un forte e preparato carry ucraino. Il suo gioco era forse l’unico aspetto positivo di una squadra che non era riuscita a qualificarsi al TI per ben 3 anni consecutivi e che era diventata ormai una pallida ombra dei fasti di un tempo. I vertici della squadra hanno quindi deciso di puntare tutto su di lui, cucendogli addosso un team in grado di permettergli di mettersi in luce e di, possibilmente, riportare un po’ di gloria in Ucraina. Sappiamo come alla fine la scelta abbia pagato, in quanto i Na’Vi sono riusciti a qualificarsi per il The International 2019, ma non per questo il percorso che ha portato a questo traguardo è stato senza ostacoli.
Nella stagione 2018/2019, i Natus Vincere si sono qualificati solo per un major e per un minor. Il primo torneo della stagione è stato il DreamLeague Season 10 minor dove, seppure contro degli avversari di modesta entità, i Na’Vi hanno ottenuto un secondo posto. Dopo aver mancato il primo posto nel girone, la squadra ucraina viene sconfitta al primo turno dell’upper bracket dai Tigers per 2 a 1 e retrocede nella lower bracket. Qui sconfigge in serie Vega Squadron, Infamous e Royal Never Give Up sempre col il risultato secco di 2 a 0 e riesce ad arrivare in finalissima. Lo scontro per il titolo è nuovamente contro la squadra malese dei Tigers. Dopo essersi portati in vantaggio 2 a 1, i Natus Vincere non riescono a ottenere la vittoria decisiva e devono arrendersi 3 a 2 agli avversari.
Il secondo torneo della stagione disputato dai Na’Vi è il Dream League Season 11, il major di Stoccolma, in cui il livello degli avversari è molto superiore rispetto a quello del minor. Il girone viene concluso con un risultato di 3 vittorie e 5 sconfitte, che relega i Natus Vincere al primo round della lower bracket. La partita secca è contro J.Storm e chi perde è fuori. I Na’Vi sembrano avere dei pick migliori, con Crystallize su Ursa, Magical su Medusa e Blizzy su Sven, ma i nordamericani riescono a difendersi bene e con un Lifestealer in stato di grazia, ottengono la vittoria in 46 minuti. I Na’Vi vengono eliminati in ultima posizione.
I punti DPC ottenuti in questi due tornei non sono sufficienti per qualificarsi direttamente al The International 2019, ma permettono ai Natus Vincere di ottenere un invito diretto alle qualificatorie regionali. Questo torneo mette in palio un solo posto per il TI e la concorrenza è agguerrita, tra tutti spiccano Vega Squadron, Winstrike Team e Team Empire. I Na’Vi iniziano la manifestazione in maniera non del tutto convincente, terminando il girone al quarto posto con un risultato di 4 vittorie e 3 sconfitte, appena sufficiente per qualificarsi per la fase successiva. Nel primo round della fase a eliminazione vengono sconfitti 2 a 1 da Vega Squadron e vengono retrocessi nella lower bracket. Qui incontrano e sconfiggono prima il Team Empire, poi il Vega Squadron. I Natus Vincere sono quindi in finale e possono giocarsi la qualificazione per il TI9 contro il Winstrike Team. Questa squadra ha al suo interno alcuni dei migliori talenti della regione, tra cui nongrata, Lil e Nofear, e sembra che per i Na’Vi visti finora non ci siano speranze di vittoria. In maniera del tutto inaspettata invece i Natus Vincere cambiano marcia e danno una scossa al loro gioco. Con tre vittorie maestose, farcite di giocate di qualità, la squadra ucraina riesce a sbarazzarsi degli avversari e stacca il biglietto per Shanghai.
Quali sono quindi le aspettative dei Natus Vincere per il TI? La serie finale delle qualificazioni lascia intravedere delle speranze per il torneo in quanto il gioco esibito è di un livello superiore a quanto mostrato nel corso dell’intera stagione. Se la squadra riesce a trovare una propria identità e a continuare a proporre un gioco interessare, i Na’Vi potrebbero rivelarsi una delle sorprese della competizione, al contrario resteranno solo un’effige vuota di un passato troppo glorioso per essere ripetuto.
La formazione con cui i Na’vi si presentano al TI9 non è certamente una delle più forti del circuito, ma nonostante tutto rimane interessante per le strategie e lo stile di gioco che mette in atto.
Quando Crystallize è stato inserito nel roster dei Na’Vi nel 2017, era un perfetto sconosciuto, un giocatore che non aveva mai partecipato a nessuno evento di una certa importanza e che diceva di voler giocare carry. Il tempo è però stato dalla sua parte: in tutte le iterazioni della formazione dei Na’Vi da quando si è unito, è stato senza dubbio il miglior giocatore della squadra. Quando i vertici dell’organizzazione se ne sono accorti hanno iniziato a lavorare per permettergli di brillare e di carryare la squadra. Tutti i nuovi acquisti e le strategie implementate sono chiaramente indirizzati in questa direzione. È evidente come nel corso dell’ultima stagione tutta l’enfasi e l’inerzia del gioco siano state indirizzate a mettere Crystallize in condizione di farsi carico del team e di portarlo alla vittoria nel late game. La fase di laning dei Na’Vi è sempre molto passiva e i movimenti dei giocatori sulla mappa sono sempre condizionati dalla situazione di Crystallize, sia in termini di farm che di build. Gli obiettivi principali sono, in ordine di importanza: permettere alla posizione 1 di farmare, non feedare gli avversari e creare spazio. Di conseguenza lo stile di gioco dei Na’Vi è perlopiù passivo nelle prime fasi della partita, giocando cautamente e non forzando i gank. Il trade off di lasciare agli avversari il controllo della mappa in cambio della possibilità di determinare il ritmo della partita permette a Crystallize di ottenere gli item necessari a combattere con tempistiche migliori del carry avversario. E quando questo avviene, Crystallize cambia marcia e si trasforma in una macchina per uccidere. Questa strategia di puntare tutto su di un solo giocatore può sembrare avventata e non troppo saggia, ma se c’è un carry che può farsi carico della responsabilità questo è sicuramente Crystallize, e il fatto che i Natus Vincere si siano qualificati per il TI, è un punto a favore. Sarà pertanto importante per gli avversari cercare di contenere la posizione 1 dei Na’vi e, se possibile, di cercare di bannare gli hardcarry su cui può diventare letale (come Wraith King, Sven o Naga Siren).
Nella corsia centrale troviamo Magical. Questo giocatore, a causa dello stile di gioco dei Na’Vi, può passare inosservato, ma il suo lavoro è fondamentale al fine della buona riuscita della strategia della sua squadra. Utilizza sovente eroi che mettono in grado in carry di avere impatto sulla partita, come Tinker o Invoker, ma il suo cavallo di battaglia è Ember Spirit, su cui ottiene sempre risultati spettacolari, sia in termini di uccisioni che in termini di teamplay. Altri eroi che utilizza sono Templar Assassin, con cui riesce a controllare il ritmo del gioco a favore di Crystallize, e Razor, che diventa il centro di fuoco per gli avversari durante i combattimenti, permettendo al proprio carry di avere una pressione minore.
L’offlane è presidiata da Blizzy, forse l’anello debole della squadra dei Na’Vi. Il suo stile di gioco è spesso influenzato dai primi minuti di gioco della partita. Se tutto procede per il meglio può diventare una minaccia praticamente da subito, come successo con Axe nella seconda partita delle finali del torneo di qualificazione. Se invece la partita inizia col piede sbagliato, Blizzy diventa un peso per la propria squadra, e non solo non toglie pressione a Crystallize, ma addirittura ne aggiunge feedando il carry avversario. Emblematica in questo senso è la prima partita delle qualificazioni con Pangolier.
Zayac è una solida quarta posizione difensiva che predilige eroi di controllo come Disruptor, Lion e Io che permettono all’offlaner di mettere pressione al carry avversario e nel late game riescono a gestire i combattimenti. Anche se non appariscente, molti lo ritengono uno dei migliori giocatori della regione.
SoNNeikO è stata la persona a cui i Na’Vi si sono rivolti per costruire il dopo Dendi. Il suo carattere umile e pacato lo rendono il perfetto capitano per questa squadra. I suoi pick sono sempre ponderati e non espongono mai inutilmente la sua squadra. I suoi eroi preferiti sono quelli che forniscono sustain a Crystallize in lane ma che possono anche contribuire nel late game nei combattimenti e con gli obiettivi (come Io, Warlock o Chen).
- Curiosità:
- Zayac ha ammesso di essere rimasto 27 giorni consecutivi in un internet cafè fino a che suo padre l’ha trascinato a casa.