New Bloom Festival 2015
New Bloom Festival 2015
“La lotta contro la Belva che ritorna”
Cosa è?
Anche quest’anno viene riproposto, in occasione del capodanno cinese, l’evento del “New Bloom Festival” per celebrare l’inizio dell’anno della Capra, e che durerà dal 12 febbraio al 2 marzo.
A differenza dell’evento dell’anno scorso, dove cinque giocatori dovevano fronteggiare insieme una “Belva”, quest’anno la modalità funziona in modo simile ad una partita “All Pick” (non classificata), con la differenza che i due team dispongono ognuno di una “Belva”, che appare ogni 5 minuti e che i giocatori possono comandare utilizzando dei “punti”, per distruggere gli avversari e il loro Antico.
La modalità non è sempre giocabile, infatti le Belva ritornerà solo in alcuni momenti della giornata, che i giocatori potranno conoscere tramite il timer presente nella schermata di ricerca partite, o consultando il questo sito.
I giocatori inoltre avranno a disposizione 15 minuti per potersi collegare ad una partita dell’evento, allo scadere di quel tempo la Belva tornerà a dormire e bisognerà aspettare la sua prossima apparizione, per avviare la modalità.
Come si svolge?
Subito dopo la fase dei pick, i giocatori devono scegliere ciascuno una categoria di potenziamenti per la Belva, che sono “Velocità”, “Combattimento”, “Supporto”, e che forniscono rispettivamente diverse abilità alla creatura, migliorabili attraverso l’uso di punti abilità dopo 10 e 20 minuti.
Una volta assegnati i potenziamenti iniziali i giocatori iniziano la partita come un normale “all pick”, posizionandosi con i propri eroi nelle lane. Ogni 5 minuti una Belva comparirà sul campo di battaglia per ogni squadra, e si dirigerà verso una lane per spingerla, uccidendo creep ed attaccando torri ed eroi avversari.
La Belva può essere controllata dai giocatori solo in modo parziale, ed utilizzando i “punti abilità” di ogni singolo giocatore, in basso a destra vi è infatti una finestra con le diverse abilità utilizzabili dalla Belva e dal team, ognuna delle quali costa dei punti.
Come una normale modalità “all pick”, vince la partita chi distrugge per primo l’Antico avversario.
Come ottenere punti abilità?
Fondamentale per la riuscita dell’evento è l’utilizzo dei “punti abilità”, per potenziare la Belva, per poterla comandare e per aiutare il proprio team.
Alla conclusione di ogni evento ci vengono restituiti tutti i punti abilità che abbiamo usato.
Distinguiamo due tipi di punti abilità:
- Punti abilità bonus giornalieri → ogni giocatore può giornalmente accedere a dei punti abilità, senza doverli comprare.
- Punti abilità del giocatore → questi punti sono guadagnati singolarmente da ogni giocatore, e si sommano ai punti abilità giornalieri.
Come viene ben spiegato dal sito ufficiale di Dota2, esistono diversi modi per ottenere i punti abilità del giocatore, ecco come:
- 4800 punti: acquistando il pacchetto dell’arcana di Crystal Maiden (“La Valanga di Ghiaccio”);
- da 1000 a 2400 punti: sono pacchetti acquistabili direttamente dal sito di Dota2;
- 100 punti: sono forniti per chiunque finisca l’evento della Belva, sia in caso di sconfitta che di vittoria;
- 100 punti: per ogni vittoria nelle partite classiche di Dota2, se il giocatore è in possesso del pacchetto dell’arcana di Crystal Maiden;
- 25 punti addizionali: in quantità cumulabile per ogni giocatore nel tuo team che possiede l’oggetto arcana di Crystal Maiden.
Cosa si vince?
Vincere una partita nella modalità della Belva farà ottenere sempre al giocatore un set di oggetti, che tuttavia non sarà scambiabile, ma potrà essere “impacchettato” e quindi regalato ad un amico.
Vi sono inoltre dei premi aggiuntivi, per chi affronta l’evento della Belva:
- Dopo una vittoria il giocatore otterrà la schermata di caricamento “I ritmi antichi”;
- Dopo tre vittorie il giocatore otterrà il corriere “Cornorosso”;
- Dopo dieci vittorie il giocatore otterrà il corriere “Corno di Giada”;
- Raggiungendo gli 8000 punti abilità il giocatore otterrà il corriere “Cornodorato”.
Con questa patch è stata aggiunta la possibilità di “riciclare” gli oggetti del nostro arsenale, fondendo 10 oggetti si otterranno 50 punti abilità e un amuleto della predizione, che analogamente a come era stato nell’evento della “Nemesi Assassina”, permette al giocatore di predire la sua vittoria ad inizio partita.
Dopo tre vittorie indovinate l’amuleto diventerà una cesta, che permetterà di droppare uno degli ultimi set rilasciati su Dota2. Nel caso contrario, dopo due predizioni errate l’amuleto si distruggerà, lasciando un “frammento”, inutile ai fini del gioco, il cui unico scopo è quello di essere riciclato.
Discussioni e Problemi relativi all’evento
Insieme al rilascio dell’evento della “lotta contro la Belva che ritorna”, sono anche arrivate diverse critiche riguardanti il modo in cui si svolge l’evento stesso, e i problemi con i server dedicati a Dota2.
Per quanto riguarda la questione dei server, è emerso che il weekend successivo all’arrivo del New Bloom Festival, 1.075.464 utenti di Steam fossero collegati nello stesso momento a Dota2, per giocare la nuova modalità della Belva e per provare il nuovo eroe rilasciato con la stessa patch.
Questa elevata utenza, la maggiore nella storia di Steam per un singolo gioco, ha causato un crash dei server del gioco, che non erano in grado di sostenere un tale afflusso di giocatori.
Gli eventi della Belva di quei giorni sono stati segnati soprattutto dall’incapacità per i giocatori di riuscire a collegarsi ad una partita, e quindi giocare l’evento, Valve ha risposto rilasciando diversi aggiornamenti per sistemare i problemi collegati alla modalità, e scusandosi aumentando i punti abilità di coloro che avevano acquistato i pacchetti, per poi abbassarne i prezzi per i nuovi compratori.
La maggior critica, che è stata fatta dai giocatori di Dota2 all’evento, è l’accusa di “pay to win” (lett. pagare per vincere) per sconfiggere il team avversario nella “Belva che ritorna”.
Come abbiamo detto in precedenza, l’unico modo per dare ordini e potenziare la Belva è quello di spendere i propri punti abilità, che il giocatore accumula sommando i punti giornalieri bonus ai suoi personali, che possono essere o guadagnati vincendo partite classiche oppure comprandoli.
Molti giocatori si sono lamentati proprio sulla questione dell’acquisto dei punti abilità, che secondo loro favorirebbe appunto un gioco di “pay to win”, che ucciderebbe così la logica di un gioco “free to play”, invogliando i giocatori a spendere i propri soldi per riuscire a vincere i set di ricompensa della Belva.
Questi giocatori sostengono che avere molti punti abilità, comporterebbe ad una Belva più forte (ricordiamo i tre potenziamenti iniziali, che possono essere migliorati dopo 10 e 20 punti, per il costo rispettivo di 5000 e 10000 punti), e il poter controllare il gioco specialmente nei teamfight, grazie all’utilizzo delle abilità non collegate direttamente alla Belva.
La vittoria sulla “Belva che ritorna” sarebbe quindi una questione prettamente di soldi, e non di organizzazione e bravura dei team.
Sulla rubrica settimana “Three Lane Highway” di PcGamer (Chris), è stato pubblicato il 19 febbraio un articolo, che analizza e risolve molto bene quest’ultima critica, dichiarando che il vero problema di questo evento non è il “pagare per vincere”, ma il modo di assegnazione delle ricompense.
[L’articolo è disponibile in inglese sul sito di PcGamer e nella sezione notizie riguardanti Dota2 sul sito di Steam.]
L’autore parte dal presupposto, che ogni evento stagionale di Dota2 è sempre accompagnato dal malcontento della community, giustificato in parte dalla moltitudine di bug presenti negli eventi stessi; una rabbia non solo generata dagli eventi rilasciati, ma anche dal mancato arrivo di alcuni, particolarmente desiderati dai giocatori.
Se l’evento della “Nemesi Assassina” dello scorso dicembre, che aveva introdotto l’eroe Oracle ed era stato incentrato sul possedere l’oggetto arcana di Phantom Assassin, aveva stravolto il modo in cui le persone si approcciavano alle partite classiche di Dota2, “la Belva che ritorna” consentirebbe ai giocatori di acquistare un vantaggio nella nuova modalità opzionale del gioco, trasformando così Dota2 in un “pay to win”.
Ma definire “pay to win” un intero gioco solo per una modalità è totalmente sbagliato, essendo la “Belva che ritorna” una modalità opzionale, in cui nessuno è forzato a giocare, e nessuno è obbligato a spenderci soldi per acquistare i punti abilità.
Quello che l’autore dell’articolo evidenzia dell’evento, è la dimostrazione che Valve non ha imparato la lezione sulle ricompense degli eventi.
La protesta verso ogni evento stagionale sembra essere la medesima: le modalità in cui si svolgono questi eventi ci portano a compiere delle azioni in gioco, che non faremmo mai, solo per ottenere la ricompensa che ci pende davanti agli occhi.
Durante la “Nemesi Assassina”, i giocatori dovevano basare la loro intera strategia sull’aiutare oppure ostacolare in ogni modo la Phantom Assassin, ci si ritrovava così ad affrontare delle partite, in cui 5 eroi si univano subito dal minuto 1, per far uccidere alla PA l’eroe bersaglio del contratto, viceversa il team avversario si concentrava da subito per annullare il contratto.
Ora, con l’evento della “lotta contro la Belva che ritorna”, i giocatori, se vogliono ottenere i set di oggetti, devono concentrarsi sul potenziare la propria Belva, e seguirla durante il push delle lane.
L’autore sottolinea poi come le ricompense “materiali” nei videogiochi tendano a far ignorare il normale svolgimento del gioco, incentivando appunto dei comportamenti “inusuali”, solo per ottenere qualcosa di valore; questo fenomeno è molto comune nelle comunità di gaming.
Questo atteggiamento di Valve ci appare quindi come un controsenso, perchè da un lato è giusto che i vincitori ottengano ricompense, ma in pratica cambia il loro approccio mentale al gioco e alla modalità; la stessa cosa avvenne per la questione degli oggetti immortali con il Compendium degli scorsi International.
Se tutti i partecipanti dell’evento della Belva avessero la stessa possibilità di droppare set di oggetti, quindi sia in caso di sconfitta o vittoria, nessuno starebbe a badare alla questione del “pay to win”.
La soluzione, per quietare tutto questo malcontento riguardo alla Belva, sarebbe abbastanza scontata, basterebbe infatti rimuovere il sistema dei punti abilità, e dare sia a sconfitti che vincitori la stessa chance di ottenere interi set, mantenendo comunque ricompense sbloccabili vincendo in serie le partite giornaliere della Belva.
Consiglierebbe inoltre di introdurre, in sostituzione ai punti, l’acquisto di un “biglietto” per la modalità, fornito ogni giorno gratuitamente, e in quantità iniziale maggiore ai possessori dell’Arcana, dando la possibilità a questi ultimi, e a chi gioca con loro, di guadagnarne uno extra, giocando le normali partite di Dota2.
Il prezzo dei biglietti dovrebbe però essere leggermente inferiore al valore del set di oggetti più basso, ottenibile giocando all’evento della Belva; si applicherebbe così il metodo che Valve utilizza ora per i tesori.