VALVE portata in Tribunale dal campione Finlandese
Tutti sarete a più o meno a conoscenza dell’evento che vide la VALVE portata dritta in tribunale dal noto campione Finlandese, lo scorso Marzo.
Quando la stella Finlandese, Elias ‘Jamppi‘ Olkkonen fece causa alla nota società padrona del gioco, la VALVE.
Tutto questo affinchè gli venisse rimosso il VAC Ban (Valve Anti Cheat di Steam) dal suo account di gioco.
La questione era sulla bocca di tutti, in qualsiasi comunità ti trovavi, non si parlava d’altro.
VALVE portata in Tribunale dal diciannovenne Finlandese
“In quel periodo prestai il mio account ad un caro amico, e sicuramente non merito di essere punito così, senza avere la possibilità di una seconda opportunità” – Si lamenta il diciannovenne – “Mi è saltato un importante contratto con la nota organizzazione OG Esport per colpa di questo evento.
Chiedo dunque con estrema gentilezza che mi venga rimosso almeno temporaneamente il blocco di gioco, per poter partecipare ai Tornei Major ufficiali“.
Così si sfoga sul web il giovanissimo campione, che implora la VALVE ad ascoltarlo, chiedendo anche un sostanziale rimborso di 270.000€.
Tale somma viene calcolata in base al numero di tornei non disputati per colpa del BAN inflitto dalla nota società.
Nonostante l’impossibilità di partecipare ai Major di Counter Strike, Elias ‘Jamppi‘ Olkkonen deve combattere adesso con i pregiudizi che gli girano attorno.
Non sarà dunque facile per lui ora come ora trovare un nuovo posto pacifico, in cui tornare a competere.
VALVE si fa attendere, ma la risposta arriva più che chiara
Alla VALVE ciò non interessa minimamente, e lo dichiara apertamente tramite il Tribunale Giudiziario Finlandese, rispondendo alla richiesta del giovane campione.
“Non possiamo permetterci di fare un’atto di grazia verso il noto atleta, faremo soltanto un qualcosa che porterà enormi danni alla nostra azienda.
Da anni cerchiamo di combattere la grande piaga dei cheaters.
Prendendo carico della sua richiesta, alimenteremo soltanto l’abuso di Hack in gioco, dando enormi speranze che un Ban permanente, possa essere tolto senza problemi.”
Dichiarano così gli sviluppatori alla Corte Finlandese, che a loro volta hanno rilasciato una breve intervista ad un giornale locale.
La questione continuerà ad andare avanti per molto altro tempo ancora, ma non viene però garantito da nessuno che ci possano essere vincitori.
I reati nei mondi videoludici sono pochi e rari, e non tutti hanno le giuste competenze per fronteggiare aziende così grandi.
Il diciannovenne potrebbe purtroppo vedersi sgretolare ogni singolo sogno davanti agli occhi nel giro di pochissimo tempo.
Sarà la fine della sua carriera?