La prima indagine criminale nel mondo degli esport
La prima indagine criminale nel mondo degli esport batte la bandiera Australiana.
Ebbene sì, è successo, e per molti era solo una questione di tempo.
La prima indagine criminale nel mondo degli esport
Cinque giovani ragazzi saranno processati nel mese di Settembre. L’accusa? Aver truccato alcune partite di Counter Strike: Global Offensive. La Difesa australiana ha chiesto fino a 10 anni di carcere. I media locali sono arrivati a definire questo tipo di evento come “La prima indagine criminale in Australia nel mondo degli eSports“.
Quando?
Tutto accadde durante lo scorso anno.
Più precisamente durante alcune partite dell’ESEA – Mountain Dew League 2019 dedicate allo sparatutto online di casa Valve.
Le persone coinvolte hanno tutte compiuto la maggiore età, e sono complessivamente sei.
Di queste, cinque rischiano fino a 10 anni di galera secondo la giuria della corte locale australiana.
Come venne avviata l’indagine?
L’investigazione partì a causa di semplici ma sospette manovre affrontate dai ragazzi.
Avevano fatto guadagnare loro circa 30.000 dollari.
Come detto sopra, gli arresti risalgono allo scorso anno, ed hanno coinvolto addirittura una squadra agonistica degli Overwatch Contenders, che ha deciso di rimanere ignota (per ovvi motivi).
Come venivano riscosse le scommesse?
Ogni volta, prima che iniziasse una gara, gli indagati “organizzavano” le partite e ne influenzavano i risultati riscuotendo infine la somma guadagnata.
Tutto questo però, per fortuna, non è sfuggito agli occhi della polizia locale, e la Victoria Police non mancò di accusare Organizzatori e case produttrici per non aver sborsato un solo dollaro nella lotta contro queste attività illegali, e qualsiasi altro fenomeno criminale legato a questo settore.
La pratica del “Truccare le partite” non dovrebbe sorprendere, dicono le autorità. Gli esport fanno gola sì alle piattaforme che le scommesse le organizzano, sia però ai criminali. Questo si sa, accade quando il giro d’affari diventa particolarmente interessante.
Se addirittura Las Vegas ha aperto le porte alle scommesse sui giochi elettronici competitivi, in un momento in cui lo sport era completamente paralizzato (vedi CoronaVirus), significa che le scommesse sui giochi elettronici hanno raggiunto un livello di interesse altissimo. Purtroppo tutto questo attira sia scommettitori professionisti, che gruppi di criminali.
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