Il pro di Warzone Tommey scopre che Pacesetter utilizza i cheat: anche il suo World Record sotto accusa
Warzone Cheat – Una situazione davvero incredibile quella che è capitata in un recentissimo torneo di Call of Duty Warzone al celebre professionista dei 100 Thieves Tommey.
Giunto nella semifinale della competizione, Tommey si è ritrovato contro il noto streamer Pacesetter, giocatore che oltre al numeroso pubblico che lo segue giornalmente può anche “vantare” l’impresa di aver conquistato un record mondiale per numero di kill ottenute.
Abbiamo utilizzato le virgolette non a caso, visto che si è da poco scoperto che il giocatore altro non è che un semplice imbroglione, un baro costretto a compensare le sue (a questo punto) evidenti lacune rispetto ai professionisti, quelli veri (come Tommey appunto), con dei sotterfugi davvero fastidiosi.
Incuriosito dalle modalità con cui è stato killato da Pacesetter, Tommey ha quindi chiesto al suo avversario di poter visionare il video in cui era registrata la kill, interesse che è stato condiviso anche dagli arbitri del torneo, che come primissima cosa hanno imposto a Pacesetter di togliere le mani dalla tastiera e di attendere che tutti i log venissero verificati.
In modo anche abbastanza goffo, Pacesetter ha ignorato l’ordine dei Judge, e si è messo a premere con grande velocità alcuni tasti della sua tastiera. Alla domanda sul cosa stesse facendo e sul perchè avesse ignorato un chiaro ordine, Pacesetter ha risposto che aveva della musica in background e che stava solo cercando di spegnerla. Peccato che non vi era alcuna traccia di alcuna musica, ed è stato cosi facilmente scoperto che Pacesetter stava andando a disattivare il programma XSplit, programma usato dagli “streamer” (le virgolette resteranno sempre quando parleremo dei cheaters, che altro non sono che la peggior specie di videogiocatori esistenti sulla faccia della terra: scarsi, tossici e spesso pure poco svegli, come nel caso di Pacesetter) per camuffare gli effetti dei programmi di cheat sulle dirette streaming.
Una volta scoperto Pacesetter si è quindi rapidamente dileguato, cancellando tutti i video che stava ospitando sul suo canale cosi da rimuovere ogni possibile prova (non posta neanche più messaggi sulla pagina Twitter dallo scorso 18 Gennaio).
Ormai però, fortunatamente, il baro era stato scoperto, e speriamo che questo suo comportamento basti per estrometterlo, a tempo indeterminato, da qualsiasi tipo di torneo esports…anche quello più piccolo e poco importante.
Fatto in collaborazione con la community FB CALL OF DUTY ITALIA – Fan Community.
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