WARZONE: Pow3r ricattato in live da due cheater
Quello che si è verificato nelle scorse ore ha dell’incredibile: il noto streamer e content creator dei Fnatic Giorgio “Pow3r” Calandrelli è stato letteralmente ricattato da due cheater italiani durante la sua ultima live sul suo canale ufficiale Twitch.
La scena che si è creata ieri durante la sua stream, e lo scambio che ne è conseguito, è davvero surreale ed in questo articolo proveremo ad illustrarla e a fare il punto della situazione. In allegato troverete il video pubblicato da Pow3r su Youtube ed anche il VOD della live, per chi fosse interessato allo streaming integrale e ad un quadro completo sulla vicenda.
Tutto è cominciato ieri sera durante una delle solite live di Pow3r in cui giocava alla nuova Season di Warzone. Con l’avanzare delle partite, il famoso player ha notato l’aumentare del numero dei cheater che affollavano la lobby.
E per cheater non intendiamo solo coloro che utilizzano software terzi, ma anche di giocatori “streamsniper“. Proprio questi ultimi, tutti italiani, hanno letteralmente assalito i match di Pow3r non lasciandogli nessuno scampo per poter fare una sana e corretta sessione di gioco. Ad ogni inizio partita (o anche ad ogni rientro) Giorgio Calandrelli era immediatamente circondato da svariati giocatori che conoscevano perfettamente la sua posizione (spiandolo in streaming…da qui il termine “Streamsniper”) provavano a rovinargli i match.
Il dettaglio importante è il fatto che questo genere di cosa va avanti (quasi in questa proporzione) da ormai giorni e già due giorni fa, affinché uno di questi cheater smettesse nel suo intento, Pow3r aveva deciso di giocare alcune partite con la cam rivolta verso il suo schermo, per dimostrare di non utilizzare alcun tipo di cheat.
Ed è proprio questa l’incredibile pretesa di questi sedicenti giocatori: la volontà di chiarire che Pow3r cheatti/non cheatti. E’ come se si fosse organizzato un vero e proprio team di cheater al solo scopo di indurre Pow3r a lasciare il gioco (unicamente le Solo di Warzone, indicate come la modalità in cui lo streamer utilizzi i cheat).
Ma le pretese di questi giocatori sono andate così oltre che, nonostante le prove del giorno prima (in cui Pow3r in buona fede dimostra la sua correttezza), oltre all’invito in piena diretta streaming al fine di “chiarire la situazione”, i due cheater hanno comunque preteso che lo streamer rifacesse delle altre dirette streaming con la camera puntata sul suo monitor, questa volta per “almeno una settimana”.
La minaccia, o il ricatto, sta nel fatto che questi streamsniper non smetteranno di tartassare Pow3r fino a quando non accetterà di fare questo test.
Come potrete vedere nel video e nel VOD allegati, la conversazione con i due cheater è andata avanti a lungo, con Pow3r che continuava a dare prove dell’impossibilità che lui usasse cheat (ma Power ha anche fornito motivazioni per le quali non potrebbe mai utilizzarli), e con i due “giocatori” che continuavano imperterriti con la loro particolare richiesta.
La stream si è conclusa con un “nulla di fatto”: Pow3r non ha accettato il ricatto ed ha successivamente pubblicato vari tweet sul suo profilo Twitter, non solo spiegando la situazione, ma lanciando anche un hashtag chiedendo che problemi del genere vengano risolti.
Perché ci meritiamo tutti di meglio, non solo gli streamer #FIXWARZONEita
— Fnatic POW3R パワー (@POW3R_GC) May 9, 2021
I’m getting streamsniped by cheaters and blackmailed to put a cam on my screen to show that I don’t cheat. Even if I did yesterday and months ago. I couldn’t play a single game in 5 days @RavenSoftware I won’t sub
— Fnatic POW3R パワー (@POW3R_GC) May 10, 2021
Già, perché uno dei principali problemi di Warzone è assolutamente l’ingente quantità di cheater (di ogni tipo) che riempie le lobby.
Non solo ai giocatori di ogni grado e abilità vengono rovinate intere partite grazie a persone provviste di software di ogni tipo, ma vengono colpiti anche gli streamer (che sono dei professionisti a tutti gli effetti, ai quali viene danneggiata la propria attività lavorativa) si vedono rovinare il loro content a causa di decine di streamsniper.
Per questo motivo vogliamo lanciare anche noi l’hashtag #FIXWARZONEita affinché la situazione cambi, ci sia un controllo più ferreo e venga punito chi di dovere. Non è possibile che un gioco di questo livello venga rovinato da persone che in tutti modi possono definirsi tranne che gamer o giocatori…
Che ne pensate di questa vicenda e della situazione in generale? Fateci sapere, come al solito, al vostra…
- Articolo realizzato in collaborazione con la community di riferimento di Warzone d’Italia (Clicca qui per entrare su Facebook – Clicca qui per seguire la community su Instagram)
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