REALISM BR e Rebirth EXTREME: ben fatto Activision! Modalità folli e divertenti
Realism Warzone – Ieri sera abbiamo potuto provare le due nuove modalità aggiunte recentemente su Call of Duty Warzone, ovvero la mode “Extreme” di Ritorno Rebirth, e la mode “REALISM” in battle royale quartetti.
A prescindere dalle opinioni personali, che possono certamente differire da giocatore a giocatore, va innanzi tutto detto che entrambe le sfide propongono un tipo di gioco particolarmente originale.
Pur essendoci già imbattuti nel corso del 2020 in REALISM Battle Royale dobbiamo ammettere che questa folle modalità riesce sempre (o quasi) a regalare partite folli e divertenti, mentre la versione EXTREME di Rebirth è semplicemente un’esplosione di fight una dietro l’altra caotica, frenetica e mai scontata.
Iniziando proprio dall’ultima citata, Rebirth EXTREME riesce in modo straordinario laddove la semplice Rebirth era già ottima: avvicinare il giocatore battle royale alla concezione di sfida in multiplayer. Le partite su Rebirth sono molto più simili alle sfide in Deathmatch di quanto non lo siano le battaglie combattute su Verdansk, ed anche per questo la piccola isola ha saputo conquistare il cuore di cosi tanti giocatori.
Avere il doppio dei partecipanti (è questa la principale caratteristica della modalità Extreme) su un isola cosi piccola genera delle partite al cardiopalma con un alto numero di kill, ma rende davvero più complicato del solito il riprendere la sfida dopo una morte, specialmente se i membri del team non dialogano tra loro in chat vocale. I nemici sono ovunque, ed i camper non mancano. Non lasciatevi però sfuggire l’occasione di provare questa follia.
Affrontato il discorso relativo ad Extreme, passiamo ora alla modalità Realism, che in questa occasione viene giocata in quartetti su Verdansk.
La caratteristica di questa mode sarà che non avremo a nostra disposizione la solita interfaccia di gioco, quindi dimenticatevi l’equipaggiamento (ed anche il numero di colpi rimasti nel vostro fucile), il numero di soldi a vostra disposizione, le piastre, ma anche la mini mappa e gli indicatori che ci fanno visualizzare lo scudo bianco e blu quando colpiamo un nemico (cosi come la sua messa a terra), ed anche la conferma video dell’uccisione di un nemico (la tipica scritta gialla che compare sul monitor una volta “confermato” un avversario a terra).
Giocare senza tutti questi riferimenti è davvero particolare, e la prima (ma anche la seconda) partita rischiano di “spiazzare” un giocatore alle prime armi. Il fatto poi che non ci sia nessuna conferma grafica quando si spara contro un nemico (all’inizio si può pensare che si sta mancando il bersaglio, quando invece i colpi entrano eccome) aggiunge quel pizzico di “caos” che rende molto più faticoso ogni singolo scontro a fuoco.
Premendo il tasto della mappa o quello relativo all’equipaggiamento generale potremo comunque avere un’idea più chiara della nostra posizione/situazione, ma ogni singola azione di questo tipo diventa molto più macchinosa e “lenta”, favorendo quindi un gioco molto statico e strategico.
Non sarà raro imbattersi in una mappa apparentemente deserta, con molte più squadre del solito ferme a presidiare un determinato punto in safe. Questa modalità è estremamente consigliata, specialmente se si ha la fortuna di poter giocare in team da 4 con i propri amici. Non ve ne pentirete assolutamente.
Ecco di seguito alcune immagini prese direttamente dalla modalità Realism di Warzone:
Avete avuto modo di provare queste nuove modalità? Vi sono piaciute? La discussione, come sempre, è assolutamente aperta!
- Articolo realizzato in collaborazione con la community di riferimento di Warzone d’Italia (Clicca qui per entrare su Facebook – Clicca qui per seguire la community su Instagram)
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