Il Pro Huke ammette: “ero sotto effetti di Adderall quando abbiamo vinto il titolo”! Insorge la scena PRO della COD League

Il Pro Huke ammette: “ero sotto effetti di Adderall quando abbiamo vinto il titolo”! Insorge la scena PRO della COD League

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Adderall COD – Una vera e propria bomba mediatica è da poco esplosa nel bel mezzo della community di Call of Duty, con il celebre pro Cuyler ‘Huke’ Garland che ha rilasciato un lungo video post che sta letteralmente facendo vibrare la COD League fin alle sue fondamenta.

L’ex giocatore dei Dallas Empire, campioni del mondo nel 2020, ha infatti ammesso di aver abusato di Adderall in passato, e che anche la sera della vittoria della finale contro gli Atlanta FaZe aveva preso questo farmaco per migliorare le sue performance.

Per chi non lo sapesse, l’Adderall è un farmaco usato per favorire un elevato livello di attenzione, e non è la prima volta che sentiamo questa parola all’interno della scena esports. L’Adderall è considerato a tutti gli effetti una droga all’interno del mondo esports, una sostanza dopante che altera (e migliora) i normali livelli di attenzione favorendo, specialmente in uno sparatutto, una migliore coordinazione cervello, occhio, mano.

Va da se che per tutte le maggiori organizzazioni del mondo l’uso di Adderall è tassativamente proibito, anche se non vi è mai stata una particolare attenzione nel monitorare che effettivamente nessuno ne abusasse. Ecco quindi che a mesi di distanza dalla celebrazione dei campioni del mondo, non essendoci mai stati dei controlli anti-doping (non si parla di controlli più o meno severi…i pro affermano che controlli non ce ne sono proprio, e fin dal giorno 0), si scopre che almeno uno dei giocatori della finale era dopato e stava “ultraperformando”, molto probabilmente anche oltre le sue normali capacità.

Sull’argomento Adderall: 

Huke sembra poi che abbia anche dovuto soffrire tante delle controindicazioni rispetto all’uso di questo farmaco, e difatti negli ultimi mesi si è velocemente diffusa nella scena una voce secondo la quale il ragazzo sarebbe stato intrattabile e spesso nervoso, e che dietro queste ragioni vi sarebbe il motivo dell’allontanamento del giocatore dai Dallas Empire.

Dopo la vittoria del mondiale Dallas ha infatti messo in panchina Huke, e li lo ha lasciato fino a quando, lo scorso Aprile, il player non è stato acquistato dai 100 Thieves. Oggi la dirigenza degli Empire è anche intervenuta per spiegare che non sarebbe l’abuso di Adderall, o lo stato psicofisico di Huke, il motivo che li ha spinti a svincolare il professionista, ma che tutto sarebbe invece riconducibile ad una scelta tecnica, per la quale, visto che con Huke non si stava più progredendo, il team aveva bisogno di alcuni cambiamenti.

Il post hastr0 dei Dallas Empire

Ora Huke si sta preparando ad affrontare le nuove partite della COD League (domani la prossima sfida dei 100 Thieves), e sono stati moltissimi i fan ed i suoi colleghi ad avergli manifestato tutto il supporto possibile per aver ammesso di avere un problema.

Il video di Huke sull’abuso di Adderall mentre giocava su COD

Dall’altra parte però, numerosi altri professionisti hanno commentato molto duramente l’episodio, sottolineando che questo problema non solo non è ancora stato risolto, ma mai nemmeno affrontato.

Cosi come i cheaters, che imbrogliano modificando il software, gli utilizzatori di Adderall imbrogliano andando a dopare le loro performance fisiche, e questo è gravissimo.
Ancor più grave è però che non vi sia alcun valido deterrente che possa indurre questi giovanissimi ragazzini a non mandarsi il pappa il cervello, uno su tutti un valido e fisso controllo anti-doping, come ogni altra disciplina competitiva esistente prevede.

I post dei pro della scena sull’argomento

Voi cosa ne pensate community?
La discussione, come sempre, è aperta!

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Torrette SAM, Napalm e altro in arrivo con Black Ops Gulf War

Torrette SAM, Napalm e altro in arrivo con Black Ops Gulf War

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17/04/2024 17:10 di Marco "Stak" Cresta
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Speciale Black Ops Gulf War – Stando alle ultimissime dichiarazioni dei leaker, con il prossimo Call of Duty dovremmo assistere al ritorno di tantissimi scorestreaks (o “serie di punti”) del passato!

In particolare, da qualche ora circola in rete un’immagine nella quale sono presenti i “presunti” bonus scorestreaks in arrivo con Black Ops Gulf War… Prossimo titolo della serie COD il cui lancio è previsto per il mese di Ottobre.

Bene, secondo queste fonti, in futuro assisteremo al ritorno della RC XD, la “macchinina radiocomandata” ricolma di C4… Ma anche della Torretta SAM, del bombardamento al Napalm e di svariati attacchi aerei tra caccia, elicotteri da combattimento ed aerei spia.

Non solo questo però, dato che i leak parlano anche della Nuke (ma questo contenuto non ci sorprende), e di un “gas strike”, presumibilmente un missile o una bomba che andrà a sprigionare del gas altamente tossico nelle vicinanze dell’esplosione.

Il post dei leaker su Black Ops Gulf War

Ricordiamo che tutte queste informazioni sono ancora parziali e non ufficiali, e potrebbero quindi variare (in parte, o del tutto) rispetto ai contenuti che verranno effettivamente rilasciati una volta che il gioco sarà disponibile.

Seguiranno nuovi aggiornamenti sulla questione, ed in generale su tutto ciò che concerne il nuovo Call of Duty.

  • Articolo realizzato in collaborazione con la community di riferimento di Warzone d’Italia (Facebook)

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Rivoluzione nella Call of Duty League: “cancellate, e tutte rimborsate, le quote d’iscrizione per le squadre”

Rivoluzione nella Call of Duty League: “cancellate, e tutte rimborsate, le quote d’iscrizione per le squadre”

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17/04/2024 14:19 di Marco "Stak" Cresta
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L’ecosistema esports della Call of Duty League evidentemente non era più sostenibile…

Con una mossa simile a quella attuata nel corso del 2023 nella Overwatch League (campionato che sarebbe stato comunque cancellato entro la fine dell’anno, ndr.) da Blizzard, Activision sceglie di cancellare le quote d’iscrizione al campionato per i team.

La notizia è assolutamente clamorosa considerato il volume di denaro di cui si parla… Pensate che un team della COD League per partecipare al campionato doveva pagare svariate decine di milioni di Dollari… Soldi che ora i team potranno invece reinvestire nei roster, e certamente anche in una pesante riformulazione di tutti gli stipendi.

Questa decisione ha inoltre valore retroattivo, con la COD League che dovrà quindi “restituire” e rimborsare ai vari team tutte le “quote d’iscrizione” versate fino al 2023. In questo caso l’obiettivo sembra duplice… Sostenere con maggiore forza i team, cosi da rendere più “ricca” ed appetibile l’intera scena esports legata allo sparatutto di Activision.

Più soldi ai team della Call of Duty League dal 2024

Come citavamo sopra, questa stessa decisione venne presa da Blizzard nel 2023 per il campionato di Overwatch, e ci auguriamo vivamente (ma non dovrebbe essere comunque questo il caso) che il grande show della CDL non faccia la stessa fine della Overwatch League.

Oltre a tutto questo, viene confermato da vari insider che nel corso dell’ultimo anno ai team è stata riconosciuta una fetta maggiore dai ricavi derivati dalle skin o dal merchandising venduto dalla Call of Duty League.

Tutte queste decisioni sembra abbiano lo stesso fine, e siano quindi unite dallo stesso filo conduttore: preservare l’esistenza (e la sostenibilità), di uno dei più importanti e blasonati palchi esports del mondo.

Cosa potrebbe succedere in futuro nella Call of Duty League? 

Con molti più soldi a disposizione dei team, sembra abbastanza scontata la crescita dei salari dei giocatori. Una crescita dei salari garantirebbe alla CDL una posizione di maggior rilievo, e quindi anche un “obiettivo” molto più succoso ed invitante da provare a raggiungere per i tanti talenti di COD ancora sconosciuti.

Voi cosa ne pensate di questa singolare mossa di Microsoft? Quale sarà il destino della rinnovatissima (almeno per quel che concerne gli accordi con le varie ORG) Call of Duty League? La discussione, come sempre, è aperta.

  • Articolo realizzato in collaborazione con la community di riferimento di Warzone d’Italia (Facebook – Instagram)

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Treyarch annuncia la rimozione (temporanea) di diverse armi top dalle RANKED di MW3

Treyarch annuncia la rimozione (temporanea) di diverse armi top dalle RANKED di MW3

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16/04/2024 15:17 di Marco "Stak" Cresta
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Speciale Armi – Con un nuovo post pubblicato nel corso della serata di ieri, Treyarch ha fatto sapere che questa settimana ci saranno delle nuove limitazioni per i giocatori delle ranked multiplayer di MW3.

Stiamo parlando del “weapon evaluation“, un vero e proprio “limite temporaneo” che bloccherà svariate armi di vertice del meta fino alla fine del mese.

La lista di armi che saranno “impossibili” da giocare nelle classificate fino al prossimo 26 Aprile comprende 3 fucili d’assalto, e due piccole pistole mitragliatrici. Iniziando proprio dalle ultime citate, sono estromesse dalle ranked sia l’HRM-9 che la RAM-9.

Per quanto riguarda i fucili d’assalto invece, vengono estromessi dalle ranked fino al 26 Aprile il BP50, l’Holger 556 e l’MTZ556.

Il post ufficiale dei devs sul cambio alle armi ranked di MW3 

La notizia è stata accolta con grande entusiasmo dai giocatori (o almeno dalla maggioranza di questi), tutti assolutamente convinti del fatto che la modifica introdurrà una bella ventata d’aria fresca nel meta di gioco.

Voi cosa ne pensate community? Siete d’accordo con le modifiche volute dai devs? La discussione, come sempre, è assolutamente aperta!

  • Articolo realizzato in collaborazione con la community di riferimento di Warzone d’Italia (Facebook)

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