Dopo mesi di scioperi, è pace fatta fra i tester della qualità di Warzone ed Activision!
Warzone – Dopo mesi e mesi di discussioni, scioperi e svariati attriti tra Activision ed alcuni membri del team “quality assurance”, è stata finalmente trovata una soluzione!
Per chi non lo ricordasse, la protesta di questo gruppo di lavoratori è nata a Dicembre, quando Raven decise di licenziare alcuni impiegati del suo settore QA. A questi stessi lavoratori (indispensabili per valutare il livello di qualità dei prodotti), prima della lettera di licenziamento gli venne anche promesso un aumento dello stipendio…
Attraverso un nuovo post pubblicato su Twitter, è però da poco giunta una notizia assolutamente positiva che riguarda questi lavoratori. Il portavoce di Activision Blizzard Jason Schreier ha infatti confermato che tutti questi 1100 lavoratori, vedranno i loro contratti convertiti a tempo pieno. Inoltre, per tutti loro è previsto un aumento del salario ad almeno 20 Dollari l’ora.
Il portavoce Schreier ha inoltre chiarito che questi 1100 lavoratori “convertiti” a tempo pieno, vanno ad aggiungersi ai tester del reparto Quality Assurance che erano già presenti all’interno dell’azienda. L’aumento della retribuzione inizierà molto presto, “a partire dal 17 Aprile” ha assicurato Schreier.
Per la conversione del contratto in full time invece, i lavoratori dovranno attendere fino al prossimo 1 Luglio.
Le reazioni sul web
Sui social in molti hanno iniziato a speculare che dietro questa decisione di Activision vi fosse lo zampino di Microsoft. Anche su questo però, Schreier è stato estremamente chiaro. Il portavoce ha infatti affermato: “Microsoft non è legalmente autorizzata ad avere nulla a che fare con l’azienda fino a quando l’acquisizione non andrà a buon fine“.
In tanti sono anche convinti che questa ritrovata fiducia all’interno del team possa essere di aiuto per eliminare i numerosi problemi che affliggono Warzone… Speriamo che andrà effettivamente cosi!
Voi cosa ne pensate community? La discussione, come sempre, è aperta!
- Articolo realizzato in collaborazione con la community di riferimento di Warzone d’Italia (Clicca qui per entrare su Facebook – Clicca qui per seguire la community su Instagram)
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