Il “Re” di Call of Duty SCUMP: “da quando c’è Warzone, Call of Duty è cambiato moltissimo”

Il “Re” di Call of Duty SCUMP: “da quando c’è Warzone, Call of Duty è cambiato moltissimo”

Profilo di Stak
 WhatsApp

Secondo il celebre e seguitissimo SCUMP, negli ultimi mesi si è scatenato un vero e proprio “cambiamento” all’interno del celebre franchise di Call of Duty, che dovrebbe accentrare in modo sempre maggiore le attenzioni dei devs nei riguardi di Warzone e non più del multiplayer.

Per chi non lo conoscesse, Seth ‘Scump’ Abner è una vera e propria leggenda vivente della scena di COD: più volte campione del mondo nella Lega maggiore del gioco, la star degli Optic ha recentemente vinto anche il Solo YOLO alle Warzone World Series, di fatto rilanciando la sua immagine anche tra un pubblico totalmente “nuovo” rispetto a quello solito.

Quando Scump esprime un’opinione quindi, è assolutamente normale che tantissime persone si interessino e discutano di quanto da lui detto. In questo caso, Scump ha voluto dire la sua riguardo lo stato del franchise Call of Duty, offrendo uno spunto certamente non nuovo, ma che comunque merita un alto livello di attenzione.

Secondo Scump infatti, negli ultimi mesi vi sarebbe stato un vero e proprio “cambiamento” nel modo di Activision di vedere i suoi titoli. Il multiplayer, che fino a poco tempo fa rappresentava il vertice della piramide di Call of Duty, appare oggi (sempre secondo Scump) come un qualcosa che invece “dipende” dal battle royale Warzone, con i devs sempre più concentrati nel rendere il multiplayer “adattabile” a Warzone, e non il contrario.

L’esempio più lampante di questo è l’alto livello di personalizzazione raggiunto con le armi di Vanguard: come noto con l’ultimo titolo di Activision sono ben 10 gli accessori che possiamo selezionare per le nostre armi…una “mostruosità” se paragonato al passato, che deriva direttamente dal fatto che i devs ormai interpretino il multiplayer in funzione del battle royale.

Sempre secondo Scump, anche l’idea generale che le persone hanno di COD è cambiata, con un numero sempre maggiore di “spettatori” che tende ormai ad accostare COD a Warzone, in modo del tutto automatico. Del resto è stato proprio Warzone a spingere e trainare tutto il franchise fino a livelli altrimenti impossibili da raggiungere.

La quantità di denaro che [Warzone] ha guadagnato, e la popolarità che ha ricevuto Call of Duty, hanno fatto si che venisse plasmato il modo in cui stiamo giocando oggi a CoD” ha ribadito Scump, trovando il favore anche di altri membri di spicco della scena competitiva come il CEO degli stessi Optic Hector ‘H3CZ’ Rodriguez, che ha concordato con il suo atleta.

“Pensate alla questione delle armi hitscan ad esempio” ha poi proseguito Scump, “ormai su COD non esiste più l’hitscan (ovvero il fatto che i proiettili arrivino a bersaglio un istante dopo che il giocatore ha premuto il tasto, mentre oggi, in base alla velocità dei proiettili, questo dato non è sempre uguale o prossimo allo 0), ed anche questa è una decisione che non riguarda principalmente il multiplayer, ma che è stata applicata anche qui per renderlo uniforme con il battle royale“.

Voi cosa ne pensate community? Condividete con il punto di vista di Scump? Ed in ogni caso, credete che sia positivo che Activision veicoli la maggior parte delle sue attenzioni su Warzone? La discussione, come sempre, è aperta!

Il video con il parere di Scump e H3CZ

FormaL molto critico su Vanguard! Ora grande attesa sul nuovo Warzone, che a molti ricorda il celebre Far Cry

Articoli correlati: 

9 Anni, Uccide il Padre con Pistola e Tomahawk: per la Polizia “è Colpa di Call of Duty e Warzone”

9 Anni, Uccide il Padre con Pistola e Tomahawk: per la Polizia “è Colpa di Call of Duty e Warzone”

Profilo di Gosoap
19/03/2024 10:54 di Amin "Gosoap" Bey El Hadj
 WhatsApp

I recenti sviluppi riguardo il terribile evento che si è consumato lo scorso 19 Febbraio nello stato dello Utah (USA), hanno creato un certo malcontento, soprattutto trai fan di Call Of Duty e Warzone.

L’arrivo dei soccorsi sul posto per un presunto suic**io aveva anticipato una brevissima investigazione, a seguito della quale un ragazzino di appena 9 anni era stato arrestato con l’accusa di aver ucciso a sangue freddo il padre.

Oggi, a distanza di un mese da questo efferato delitto, la Polizia locale ha fornito una ricostruzione dell’accaduto.

Call of Duty NON è il colpevole, ma per gli agenti sì: ecco come si è svolto l’efferato delitto

Secondo il report la vittima, un uomo di 32 anni, e suo figlio, erano andati a letto presto in una stanza condivisa nella casa familiare con altri otto inquilini. Durante la stessa notte, il figlio della vittima sarebbe uscito dalla stanza e avrebbe informato gli altri familiari che vivevano lì che suo padre stava sanguinando.

Secondo i resoconti della scena, la vittima “è stata colpita alla nuca e presentava lacerazioni alla testa, al viso, alle mani e alle braccia”. Nel mandato di arresto si indica che di trattava di “ferite da difesa”.

I soccorritori hanno ritrovato una pistola scarica ed un’accetta Tomahawk (arma bianca anticamente usata dagli Indiani d’America, oggi molto in voga nel mondo dei videogiochi) ricoperta di sangue. Nel mandato d’arresto, gli agenti delle forze dell’ordine hanno dichiarato che il ragazzo soffriva di “problemi comportamentali” e guardava spesso contenuti video e giocava a videogiochi non adatti alla propria età.

Come al solito principale indiziato il videogioco Call of Duty e mai la negligenza degli adulti

Il principale tra i giochi citati è stato Call of Duty: Warzone che, secondo il mandato d’arresto, “incorpora nel gameplay le stesse armi che sono state trovate e utilizzate per compiere questo efferato gesto, ossia una pistola di tipo Glock da 9 mm e un tomahawk”.

Nel mandato d’arresto si precisa inoltre che le informazioni contenute nello smartphone e nel tablet del ragazzo verranno utilizzate per indicare “come e/o perché questi specifici metodi e armi sono stati utilizzati nell’omicidio”.

Nell’attesa di ulteriori sviluppi, fateci sapere la vostra, come sempre con un commento sui nostri canali social.

  • Articolo realizzato in collaborazione con la community di riferimento di Warzone d’Italia (Facebook)

Articoli correlati: 

Anche la celebre mode “Cattura la bandiera” potrebbe presto tornare su MW3

Anche la celebre mode “Cattura la bandiera” potrebbe presto tornare su MW3

Profilo di Stak
15/03/2024 19:32 di Marco "Stak" Cresta
 WhatsApp

Cattura la Bandiera su MW3 – Grazie ad un nuovo “teaser” rilasciato da uno sviluppatore di Activision su Reddit, sembrano esserci ormai pochissimi dubbi rispetto all’imminente ritorno di una storica modalità multiplayer.

Stiamo parlando nello specifico di Cattura la Bandiera, mode da sempre (o quasi) presente sui Call of Duty che forse più di ogni altra manca ai giocatori di Modern Warfare 3.

Cattura la Bandiera è stata “richiesta” da un giocatore all’interno di un thread di Activision dedicato ai “desideri della community”, ed ha attirato l’attenzione dei devs di Sledgehammer Games.

Uno di questi ha infatti inserito un’emoji con due occhi sgranati sotto al commento del player, un chiaro “teaser” rispetto al fatto che in Sledgehammer avevano già pensato a “Cattura la Bandiera” per il prossimo futuro della playlist multiplayer.

Il teaser su “Cattura la Bandiera” di MW3

Comment
byu/Eng11sh from discussion
inModernWarfareIII

Chissà se la nuova modalità tornerà già entro la prossima Stagione. Ricordiamo infatti che la Season 3 è prevista in uscita il 3 Aprile, e sappiamo ancora pochissimo rispetto ai contenuti che questa introdurrà.

Non appena saranno disponibili, non esiteremo a pubblicare nuovi e più dettagliati update sulla questione.

  • Articolo realizzato in collaborazione con la community di riferimento di Warzone d’Italia (Facebook)

Articoli correlati: 

Account X Hackerato, Activision-Blizzard ne riprende il controllo e annuncia provvedimenti

Account X Hackerato, Activision-Blizzard ne riprende il controllo e annuncia provvedimenti

Profilo di Gosoap
15/03/2024 14:37 di Amin "Gosoap" Bey El Hadj
 WhatsApp

Nella nottata tra ieri ed oggi Activision-Blizzard ha temporaneamente perso il controllo del proprio account X in favore di alcuni hacker.

Dopo aver preso il controllo dell’account, gli hacker in questione avrebbero pubblicato alcuni post, di cui riportiamo un esempio poco più in basso, che invitavano gli utenti a recarsi su un link (che abbiamo coperto in modo che non alimenti la curiosità di nessuno) e ad una fantomatica collaborazione con un network sconosciuto.

Ovviamente si trattava di un falso, e lasciamo allegato qui in basso il nome del network cosi che, nel caso doveste nuovamente imbattervi in questo in futuro, saprete già che si tratta di “scammer”.

In cambio del click il post prometteva, ovviamente senza alcun tipo di fondamento, alcuni token scambiabili con oggetti in-game.

Activision-Blizzard riprende il controllo del proprio account X: scuse e promesse di provvedimenti

Dopo circa un’ora la compagnia multimilionaria è riuscita a riprendere il controllo dell’account, rimuovendo immediatamente tutto quanto era stato pubblicato e scusandosi con la community.

“Grazie per la pazienza. Abbiamo attualmente ripreso il controllo dell’account.” – il post prosegue con una promessa nei confronti degli hacker – “Prendiamo il tema della sicurezza molto sul serio e pianifichiamo di investigare su quanto accaduto per evitare situazioni del genere in futuro.

L’accaduto ha ovviamente scatenato una certa ilarità tra i giocatori, soprattutto quelli di Call of Duty, che con gli hacker hanno già avuto ampiamente a che fare: “Questi hacker stanno proprio superando ogni limite” – ed ancora “Quanto è ironico che pure il loro account Twitter venga hackerato“.

Il fatto ovviamente non lascia ben sperare per il futuro dell’eterna lotta contro cheater ed hacker, che continuano ad infestare le lobby ed alcune volte escono anche dal contesto del gioco fino ad arrivare al cuore delle aziende.

Che ne pensate? Come al solito la discussione è assolutamente aperta!

  • Articolo realizzato in collaborazione con la community di riferimento di Warzone d’Italia (Facebook)

Articoli correlati: