Se perdi sei scarso, ma se vinci sei “no lifer”: cara Italia c’è ancora molto da fare!

Se perdi sei scarso, ma se vinci sei “no lifer”: cara Italia c’è ancora molto da fare!

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La missione dello staff di Powned è da sempre stata quella di sensibilizzare e di informare la community italiana sugli esports, e su tutto quello che riguarda (sia negli spunti positivi che in quelli negativi) questo nuovo ed incredibile modo di fare intrattenimento.

Negli anni abbiamo assistito ad un netto cambiamento nello spirito e nell’attitudine della community, sempre più affascinata dalle caratteristiche degli esports e sempre meno concentrata su quei fastidiosi e pericolosi luoghi comuni che da sempre accompagnano sia la scena esportiva, sia quella più “generale” dei videogiochi.

Purtroppo però, capita ancora oggi di leggere commenti denigratori, offensivi ed inqualificabili rivolti a giocatori la cui unica colpa è stata quella di essere competitivamente fenomenali.
Succede infatti che il team di Apex Legends dei Qlash, composto dal trio italiano Omega (con Wraith), Cybe8 (con Pathfinder) e Shrp (provvisto invece di Wattson), abbia conquistato il rank Diamond nelle classificate, un risultato straordinario che segna tra l’altro, per la prima volta in assoluto, l’ingresso in questo ranking di un team della nostra penisola.

La stragrande maggioranza delle persone dovrebbe regolarmente gioire per questo risultato ed il perché è presto detto: avere all’interno della community dei giocatori capaci e professionali come questi 3 ragazzi dei Qlash (o come il terzetto composto da Stermy, Hal e Pow3r che ha regalato tantissima visibilità alla scena italiana di Apex vincendo un Rivals), è una grande risorsa per tutta la scena perché è proprio mediante i consigli dei giocatori esperti che la community cresce anche da un punto di vista del gameplay.

Capita invece che quando vengano segnalate questo tipo di performance si debba ancora correre il rischio di imbattersi in commenti denigratori, inutili ed il 99% delle volte anche profondamente sbagliati.
Premesso che siamo anche noi dell’avviso che bisogna sempre giocare con moderazione (come in ogni sfaccettatura della vita del resto), gestendo con grande equilibrio le ore del giorno passate davanti al pc/console e quelle che invece ci impegnano con altre attività, è bene però fare una volta per tutte un doveroso appunto.

Arrivare ad un posizionamento del genere denota grande abilità e grande gioco di squadra: Omega, Cybe8 e Shrp hanno degnamente rappresentato i colori del loro team dimostrando di essere un ottimo investimento su cui puntare per il futuro.
Abbiamo usato la parola “investimento” non a caso, perché a dispetto di alcuni commenti imbarazzanti è bene sottolineare che il terzetto è sotto contratto con il team Qlash, sono quindi dei professionisti al 200% che stanno investendo sul proprio futuro, tentando la strada del professionismo esportivo.

Per lavoro questi ragazzi giocano e cercano di migliorare la loro perfomance su Apex Legends, ma proprio perchè rientra tra le “attività lavorative” è davvero debilitante, annichilente ed offensivo continuare a parlare, nel 2019 e nei confronti di un PRO, di risultati ottenuti mediante la privazione della propria vita sociale o dell’annullamento dei rapporti interpersonali.
Nel 99% dei casi questi professionisti (come il terzetto in questione dei Qlash) raggiunge risultati 3 o 4 volte migliori di quelli normali, impiegandoci un quarto o forse anche un quinto del tempo per ottenerli…quale è quindi la morale in tutto questo?
Che vi è ancora una fetta di community molto conservatrice sulla questione, più impegnata a bollare come “merda” e “no lifer” tutto quello che di buono può essere preso dalla nostra scena, molto più ricca di talentuosi giocatori di quello che tutti noi pensiamo.

Il celebre Jiizuke, primo italiano ad aver partecipato al più importante evento competitivo di League of Legends

Vincere o perdere non conta

In Italia spesso non c’è quindi scampo: “se perdi sei scarso, se vinci sei no lifer“, dove non esiste quasi mai la skill e dove i vincitori, i nostri campioni, non sono celebrati come dovrebbero essere (e non perchè non esistano la skill e l’abilità, ma perché chi mette in dubbio la loro esistenza è, esportivamente parlando, un troglodita).
Essere un professionista vuol dire, in questo caso, essere un giocatore che ottiene dei piazzamenti positivi per i quali, in un modo o in un altro, viene retribuito.
Il trio dei Qlash ha quindi regalato lustro al suo brand portando un team italiano fino al Diamond di Apex, è per questo vogliamo complimentarci con Omega, Cybe8 e Shrp, sicuri che in futuro continueranno a macinare successi contribuendo alla crescita generale di tutta la community del titolo di Respawn.

Gli esport italiani stanno dimostrando con sempre maggiore forza quanto la nostra scena meriti dei campioni e dei rappresentanti a livello internazionale…forse però una piccola parte del pubblico non è ancora pronta per celebrare i suoi campioni, ed è invece ancora troppo concentrata su una visione arcaica dell’intrattenimento, attaccando le positività italiane bollandole con frasi false e di bassa levatura morale (parlare semplicemente di “invidia” credo sia limitante in questo caso), del tipo “siete forti perché siete soli” (senza partner, senza fidanzata/o, o senza “vita” ndr) o “cercatevi un lavoro vero”.

Il giovanissimo Reynor non è solo la punta di diamante degli esports italiani, ma è anche uno dei player di SC2 più straordinari al mondo!

Personalmente resto sempre molto affascinato da chi riesce a svettare rispetto ad altri in una competizione, ed ho da sempre preferito riconoscere la forza di un mio avversario piuttosto che denigrarlo per minimizzarne il suo successo ed ho personalmente utilizzato questo metro di giudizio sia negli sport reali che negli esports in cui mi sono imbattuto (a livello agonistico più nei primi che nei secondi), proprio perché entrambi questi due mondi rispettano fino in fondo tutte le “leggi della competitività“.

Gli esport in Italia crescono di giorno in giorno, e continueranno a crescere non solo perché la nostra penisola è sempre più sensibile riguardo l’argomento, ma anche perché è in atto una trasformazione globale che le singole realtà nazionali non possono e non potranno mai fermare (a meno di censure o altre situazioni non normali): la globalizzazione agisce anche sugli esports e pertanto, presto o tardi, la grande rivoluzione dell’intrattenimento del futuro esploderà anche tra i nostri confini…
Speriamo solo che quando questo avverrà, tutti i “trogloditi” saranno usciti dalle caverne.

60 milioni di Dollari in palio per l’Esports World Cup 2024 di Riyadh: è record

60 milioni di Dollari in palio per l’Esports World Cup 2024 di Riyadh: è record

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17/04/2024 16:21 di Marco "Stak" Cresta
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Con un comunicato stampa pubblicato solo una manciata di ore fa su X, l’Esports World Cup annuncia un montepremi record per la prossima edizione 2024 del mondiale.

L’edizione 2024 verrà ospitata dalla città di Riyadh, ed al suo interno vedrà coinvolti 19 titoli competitivi per un totale di 20 tornei. Il montepremi totale stanziato per tutto l’evento è di ben 60 milioni di Dollari… Ben 15 milioni in più rispetto al precedente record ottenuto da Gamers8 nel corso del 2023.

La grande novità è però rappresentata dal Club Championship… Ovvero un formato competitivo cross-game esclusivo del mondiale, che assegnerà 20 milioni di dollari ai primi 16 club in base alle loro prestazioni complessive sui vari titoli in gara.

Per quanto riguarda appunto i titoli coinvolti, sappiamo che al momento la lista comprende, tra gli altri, anche: Apex Legends, Counter-Strike 2, Dota 2, EA Sports FC 24, Fortnite, League of Legends, Overwatch 2, PUBG Battlegrounds, PUBG MOBILE, Rainbow Six Siege, Rocket League, StarCraft II, Street Fighter 6, Teamfight Tactics e TEKKEN 8.

Il comunicato ufficiale dell’Esports World Cup sul montepremi di Riyadh 2024

Siamo orgogliosi di annunciare un montepremi totale senza precedenti di oltre 60 milioni di dollari per la prima Coppa del mondo di eSport questa estate a Riyadh, in Arabia Saudita. Questa somma che cambia la vita è il montepremi più grande mai assegnato nella storia degli eSports… Ed infrange il precedente record di 45 milioni di dollari stabilito da Gamers8 nel 2023.

Lo storico montepremi della Coppa del mondo eSports è all’altezza delle sue dimensioni: l’evento presenterà i migliori club e giocatori del mondo in 20 tornei distinti in 19 titoli competitivi, con altri da annunciare, durante il suo programma di otto settimane.

La considerevole ricompensa rappresenta un significativo passo avanti nell’impegno della Esports World Cup Foundation di far crescere l’industria globale degli eSports fornendo allo stesso tempo opzioni di carriera più sostenibili per giocatori competitivi e club di eSport multidisciplinari. Contribuirà inoltre a sostenere l’EWC come piattaforma che riunisce i migliori giocatori, squadre e organizzazioni per una celebrazione internazionale dell’eccellenza e del fandom degli eSports.

Il dettaglio sul campionato del mondo esports per club: 

Il Club Championship, un innovativo formato competitivo cross-game esclusivo dell’EWC, assegnerà 20 milioni di dollari ai primi 16 club in base alle loro prestazioni complessive. Il Campionato per club è un nuovo formato incentrato su competizioni multi-gioco… In cui ogni club ha l’opportunità di schierare le proprie squadre in più titoli. Alla conclusione dell’evento, il club con le migliori prestazioni nei vari campionati di gioco verrà incoronato primo campione del mondo per club della Coppa del mondo di eSport.

Il restante montepremi sarà suddiviso in tre categorie di distribuzione aggiuntive: Campionati di gioco, Ricompense dei giocatori e Qualificazioni. Ognuna delle 20 competizioni dei Game Championships avrà il proprio montepremi per un totale combinato superiore a 33 milioni di dollari. Inoltre, un premio di $ 50.000 per il giocatore MVP verrà assegnato a un partecipante eccezionale in ogni competizione. Più di 7 milioni di dollari verranno assegnati prima dell’inizio dei Campionati di gioco… Ovvero mentre squadre e giocatori competono per qualificarsi per i posti disponibili nei tornei attraverso eventi di qualificazione idonei gestiti da editori partner e organizzatori di eventi.

L’innovativa line-up dell’EWC di 19 titoli partecipanti è composta da Apex Legends, Counter-Strike 2, Dota 2, EA Sports FC 24, Fortnite, Free Fire, Honor of Kings, League of Legends, Mobile Legends: Bang Bang, Overwatch 2, PUBG Battlegrounds , PUBG MOBILE, Tom Clancy’s Rainbow Six Siege, RENNSPORT, Rocket League, StarCraft II, Street Fighter 6, Teamfight Tactics e TEKKEN 8. Altri titoli saranno annunciati presto.

Oltre a concentrarsi sull’eccellenza competitiva, l’EWC trasformerà Riyadh nell’epicentro del fandom degli eSport e della cultura del gioco con un enorme festival coinvolgente con attivazioni di gioco, tornei comunitari, celebrazioni della cultura pop, esperienze internazionali e molto altro. Ulteriori informazioni sull’EWC Festival saranno rilasciate in un secondo momento.

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Apex Legends, alla Esports World Cup in Arabia ci saranno personaggi LGBT

Apex Legends, alla Esports World Cup in Arabia ci saranno personaggi LGBT

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17/04/2024 09:57 di Amin "Gosoap" Bey El Hadj
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Respawn ha confermato che i personaggi LGBT del suo popolare titolo Apex Legends saranno tutti quanti giocabili durante la Esports World Cup, che si svolgerà quest’anno in Arabia Saudita.

La Esports World Cup ha annunciato il 12 aprile che anche Apex Legends si unirà al suo impressionante roster di titoli per il torneo estivo che si terrà a Riyadh.

L’annuncio ha ovviamente suscitato scalpore nella comunità di Apex, poiché molti giocatori hanno fatto notare che il gioco presenta personaggi gay e addirittura transgender, mentre le relazioni tra persone dello stesso sesso sono considerate un reato nel paese, come confermato anche da Human Rights Watch.

Respawn dice la sua: nessuna limitazione su Apex Legends

“Non cambieremo il gioco: tutte le Leggende saranno giocabili”, ha dichiarato Respawn in un’intervista a Kotaku. “Nessun contenuto di Apex Legends, sia esso una Leggenda o un cosmetico, sarà limitato per la EWC.”

Apex Legends e altri titoli della EWC come Overwatch e League of Legends annoverano diversi cosmetici che celebrano il Mese del Pride. Tuttavia, rimane da vedere se i vari team ed i giocatori oseranno usarle durante i match.

In passato, alcune organizzazioni di esport hanno rinunciato a partecipare ad eventi ospitati in Arabia Saudita, come ad esempio Moist Esports. La squadra di Rocket League ha declinato un invito al predecessore dell’EWC, il Gamers8, nel 2022, citando tra i motivi la posizione del paese sugli individui LGBTQ+.

Qualcosa si muove: verso un’Arabia Saudita più tollerante

L’Arabia Saudita ha aggiornato la sua posizione nei confronti dei visitatori stranieri appartenenti alla comunità LGBTQ+ nel 2023, aggiungendo al sito web dell’ente turistico statale saudita una sezione che parla dell’accoglienza nei confronti dei visitatori gay.

“Tutti sono i benvenuti in Arabia Saudita, chiediamo solo che rispettino la nostra cultura, tradizioni e leggi, come farebbero visitando qualsiasi altro paese del mondo”, si legge nella sezione FAQ.

La Esports World Cup avrà inizio nell’estate del 2024 con oltre 18 titoli rappresentati. Se la posizione del paese verso le persone queer e LGBTQ+ influenzerà l’accoglienza del torneo o il suo pubblico, resta ancora da vedere.

Che ne pensate? Come al solito la discussione è aperta!

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Apex Legends, licenziato in tronco il team QA UK

Apex Legends, licenziato in tronco il team QA UK

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12/04/2024 13:04 di Marco "Stak" Cresta
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Da Respawn Entertainment e EA giungono nuove tristi notizie che riguardano il team di lavoro di Apex Legends, per le quali ad almeno 40 lavoratori non sarebbero stati rinnovati i contratti.

Stiamo parlando nello specifico del team QA di stanza nel Regno Unito, squadra che si è occupata molteplici volte dello scambio di informazioni tra giocatori e sviluppatori, e che ha curato direttamente il QA della stagione 16 di Apex Legends.

La notizia, del tutto inattesa, giunge a svariate settimane di distanza dai licenziamenti operati da EA all’inizio del 2024, e non sembra che i due eventi siano in alcun modo correlati.

Secondo le fonti anonime che hanno parlato con Insider Gaming, il primo giornale che ha parlato ufficialmente della questione, nel corso della giornata di ieri i lavoratori del team QA UK sono stati coinvolti in una chiamata Zoom dal titolo “Business Update“.

Durante una call EA annuncia al team QA UK di Apex Legends: “non rinnoveremo i vostri contratti”

Durante questa call sarebbe stato annunciato che i loro contratti non sarebbero stati rinnovati. Sempre nel corso della call è stato anche chiarito che la decisione di non rinnovare i contratti non era dovuta al rendimento della squadra… Ma ad una “ristrutturazione dell’attività”.

Come dicevamo sopra, la maggior parte degli addetti ai lavori è rimasta sorpresa dall’annuncio, con alcune fonti interne che hanno finanche rivelato: “Tutto sembrava andare verso un normale rinnovamento, ed eravamo pronti per affrontare il prossimo anno di lavori per Apex“.

Il problema più grande, è che molti di questi lavoratori avevano contratti con scadenze estremamente ravvicinate… Forse anche di poche settimane. Tutte queste persone avranno quindi al massimo una ventina di giorni per trovare una soluzione al mancato rinnovo… E ci auguriamo che possano presto trovare un nuovo progetto al quale dedicarsi.

Ricordiamo che lo scorso Marzo il CEO di EA Andrew Wilson ha promesso che Apex Legends si espanderà “oltre il tradizionale universo del battle royale”… E che lo farà “entro la fine dell’anno“. Una notizia questa che aveva riacceso la speranza di molti milioni di player in tutto il mondo.

Seguiranno aggiornamenti sulla faccenda.

  • Articolo realizzato in collaborazione con la community di riferimento di Warzone d’Italia (Facebook)

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