Overwatch: Difesa!
In questa quarta puntata della rubrica dedicata agli eroi di OverWatch, vogliamo presentarvi i personaggi che avranno il ruolo di difesa all’interno del party.
Saranno quindi personaggi dotati di poteri che aiuteranno il raid mediante le loro preziose abilità, costruiranno torrette da difesa nei punti più nevralgici della mappa, useranno mine e bombe guidate per indebolire il nemico e proteggere i propri compagni durante l’attacco o la ritirata.
WIDOWMAKER
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Biografia
“OGNI COLPO, UN MORTO.”
Widowmaker è l’assassina perfetta: una killer paziente, abile e spietata, senza emozioni o rimorsi.
Si ritiene che in passato Widowmaker fosse sposata con Gérard Lacroix, un agente di Overwatch responsabile delle operazioni contro l’organizzazione terroristica Talon. Dopo il fallimento di numerosi tentativi di assassinio contro Gérard, Talon decise di cambiare approccio e colpire sua moglie, Amélie. I terroristi la rapirono e la sottoposero a un intenso programma di ricondizionamento neurale, alterandone la personalità e riprogrammandola come agente dormiente. Venne infine portata in salvo dagli agenti di Overwatch, apparentemente incolume, e tornò alla sua vita di tutti i giorni.
Due settimane dopo, uccise Gérard nel sonno.
Avendo compiuto la sua missione, Amélie tornò alla sede di Talon, dove terminò il processo per diventare una letale arma vivente. Ricevette un addestramento intensivo per le azioni furtive, inclusa l’alterazione della sua fisiologia: il suo cuore cominciò a battere più lentamente, rendendo la sua pelle fredda e bluastra e causando un totale distacco dalle emozioni umane. Amélie non esisteva più.
Ora Widowmaker è l’assassina più letale a disposizione di Talon, e l’unica emozione che prova è la soddisfazione per un lavoro ben fatto.
Abilità
TORBJORN
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Biografia
“MONTARE E SMONTARE: DUE FACCE DELLA STESSA MEDAGLIA.”
Nel momento di massimo splendore, Overwatch possedeva gli armamenti più avanzati del pianeta, tutti prodotti nell’officina diretta dal brillante ingegnere Torbjörn Lindholm.
Prima della Crisi degli Omnic, Torbjörn era diventato famoso per aver progettato numerosi sistemi d’armamento utilizzati da diverse nazioni su tutta la Terra. La sua convinzione che la tecnologia dovesse rimanere sotto la stretta supervisione dell’umanità lo mise però in contrasto con i suoi datori di lavoro, orientati ad affidare il controllo degli armamenti a un’intelligenza artificiale gestita da una rete di computer.
Torbjörn aveva sempre provato una forte diffidenza nei confronti dei robot senzienti: benché molti suoi colleghi lo considerassero semplicemente paranoico, le sue peggiori paure si concretizzarono quando i robot di tutto il mondo si rivoltarono contro i loro creatori umani durante la Crisi degli Omnic. Grazie alle sue geniali capacità ingegneristiche, venne reclutato nella squadra d’assalto originale di Overwatch, e molte delle sue invenzioni si rivelarono fondamentali per porre fine alla crisi. Negli anni successivi, Overwatch divenne una forza di pace internazionale e Torbjörn continuò a essere una preziosa risorsa per l’organizzazione, fornendole costantemente nuove tecnologie e sistemi d’armamento.
In seguito alla caduta di Overwatch, molti degli armamenti di Torbjörn sono stati trafugati o nascosti in giro per il mondo. Sentendosi responsabile per le sue creazioni, Torbjörn è deciso a impedire che cadano nelle mani sbagliate e possano essere usate contro degli innocenti.
Abilità
BASTION
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Biografia
Questa particolare unità Bastion, impiegata in prima linea al tempo della devastante Crisi degli Omnic, ora è dedita all’esplorazione del mondo, affascinata dalla natura ma anche turbata dalla diffidenza degli umani.
Create inizialmente per mantenere l’ordine pubblico, le unità robotiche Bastion potevano cambiare rapidamente assetto per adattarsi a differenti esigenze tattiche. Tuttavia, durante la Crisi degli Omnic vennero schierate contro i propri creatori umani, arrivando a formare il grosso dell’esercito ribelle. In seguito alla risoluzione della crisi, la quasi totalità delle unità fu distrutta o smantellata. Tutt’oggi, le unità Bastion continuano a essere il simbolo degli orrori del conflitto.
Una particolare unità Bastion, gravemente danneggiata negli scontri finali della guerra, venne abbandonata per oltre un decennio. Rimase in stato dormiente, esposta agli elementi mentre la natura ne prendeva lentamente possesso. Il robot, ricoperto di radici e viticci e ridotto a tana per piccoli animali, rimase inerte, apparentemente ignaro del passare del tempo, finché all’improvviso un giorno si riattivò. Con il protocollo di combattimento disattivato, sviluppò uno spiccato interesse per la natura e le sue creature. L’unità Bastion, incuriosita, decise di esplorare il mondo alla ricerca di un nuovo scopo in un pianeta devastato dalla guerra.
Benché “Bastion” sembri gentile, talvolta persino innocuo, quando percepisce un pericolo il suo protocollo di combattimento si riattiva, sfruttando appieno l’arsenale dell’unità per eliminare qualsiasi cosa consideri una minaccia. Ciò ha portato il robot a sporadici conflitti con i pochi umani che ha incontrato, spingendolo a evitare le zone abitate e a restare nelle regioni più selvagge della Terra.